MotoGP: KTM proiettata al 2023, con Brad Binder sugli scudi

MotoGP: KTM proiettata al 2023, con Brad Binder sugli scudi© Getty Images

Il pilota sudafricano si sta rivelando l'arma vincente della casa austriaca, che dal canto suo sembra essere concentrata sulla prossima stagione   

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05.07.2022 17:55

Arrivati alla pausa estiva è tempo di bilanci per la KTM, partita in sordina nei test invernali, in cui sembrava leggermente indietro rispetto alla concorrenza, ma riscattatasi ad inizio stagione, quando Miguel Oliveira ha ottenuto la vittoria nel GP di Mandalika. Successivamente però, la Casa austriaca non ha convinto come ci si aspettava, non riuscendo più a trovare la via del podio. Fino ad ora dunque, il bilancio non può che essere negativo per una Casa che, se nel 2020 sembrava essere sulla strada dell'ascesa definitiva, nelle ultime due stagioni non ha compiuto il definitivo salto di qualità.

Occhi puntati al 2023?


Dal punto di vista tecnico la moto attuale non è al livello delle altre case, specialmente le italiane, ed in molti momenti della stagione è apparsa indietro anche rispetto alle moto giapponesi. Questo sicuramente non ha aiutato le performance dei piloti, che però a loro volta non sempre sono sembrati idonei per giocarsi le posizioni di vertice. Di certo non ha aiutato la situazione nel team "satellite", considerate le difficoltà dei rookie Remy Gardner e Raul Fernandez, con quest'ultimo ai ferri corti con la squadra praticamente da inizio anno. Un pò' una situazione analoga a quella di Miguel Oliveira, consapevole di lasciare a fine stagione la casa austriaca già da parecchio tempo e perciò comprensibilmente meno concentrato.

La sensazione è che KTM si stia concentrando maggiormente sulla moto della prossima stagione, consapevole del fatto che il campionato corrente non può portare più di quanto ha già dato. Una scelta che trova molta logicità alla radice: quest'anno può rappresentare la base di partenza per una squadra che sta trovando il giusto equilibrio con l'innesto di Francesco Guidotti, fondamentale nella gestione del team.  

Brad Binder sugli scudi


Il sudafricano è una delle poche note liete della stagione 2022 della casa austriaca, essendo il pilota di riferimento in classifica (occupa la quinta posizione) ed avendo chiuso come miglior KTM quasi in ogni GP. All'interno del paddock Binder è riconosciuto come uno dei maggiori talenti del circus, non solo per lo stile di guida, per certi versi estroso, ma anche per l'efficacia di risultati. Allo stesso tempo, però, non manca una certa aura di sottovalutazione attorno ad un pilota che in sella ad una altra moto, forse, avrebbe vinto di più. 

Parliamo pur sempre di un Campione del Mondo Moto3 (2016) e di un vice-campione Moto2 (2019), categoria nella quale ha vinto 8 gare. Binder è riuscito a vincere anche nel primo anno da rookie in MotoGP, alla quarta gara, dimostrando una capacità d'adattamento notevole alla categoria. Pertanto, la prossima stagione della KTM passa anche dalla competitività di questo pilota, che anche in un momento di difficoltà tecnica come quello che sta attraversando la moto attualmente, sta riuscendo quasi sempre a tirar fuori il potenziale.  

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