Il cinque volte campione del mondo parla della stagione in corso, elogiando il francese
Fabio guida in un modo davvero impressionante, seppur la Yamaha non sia una delle moto migliori in griglia. È costante, sta imparando a non buttare via punti e questo gli sta fruttando in ottica campionato. Anche Jorge Lorenzo, bandiera della Yamaha, elogia il talento del francese, sopratutto quello di portare sempre la moto a fine gara. Un aspetto in cui Bagnaia non riesce ad eccellere.
Il cinque volte iridato si rivede molto in Quartararo: “La somiglianza che vedo con me stesso - afferma parlando ad AS - è che va molto lontano, senza far sbandare la moto, con una guida molto rotonda. Scende molto dalla moto, come facevo io, e soprattutto non sbaglia, il che è molto importante”.
Fabio ha vinto le ultime due gare, in Catalunya e Germania, e non ha mai concluso la gara con uno “zero”, fin dall'inizio del campionato. La peggiore prestazione, infatti, è quella del primo Gran Premio del Qatar dove è arrivato in nona posizione.
Lorenzo, inoltre, fa il paragone con Bagnaia, che dopo l’ulteriore non classificazione al Sachsenring si trova ora sesto per la corsa mondiale: "L'importanza di non sbagliare si vede con Bagnaia, che è veloce come Quartararo, ma sbaglia e, quando cadi tre, quattro o cinque volte non è per caso ma per un motivo. E cade sempre quando c'è la pressione degli altri, quando un compagno di fabbrica lo supera, come era Bastianini a Le Mans, o un rivale per il titolo è un po' più veloce di lui e deve forzare e cade. Quartararo, invece, non fa quegli errori. Quando deve finire secondo, lo fa e prende punti”.
È stato proprio Fabio a tenere alto l'onore della Yamaha in questa prima parte di campionato, in cui le altre M1 - di Morbidelli, Dovizioso e Binder - hanno sempre chiuso le gare nelle retrovie. A tal proposito, il pensiero va subito al 2007 quando la Ducati vinceva con Casey Stoner: "Quello che più mi stupisce di Quartararo è che è anni luce avanti rispetto alle altre Yamaha - aggiunge Jorge -. Negli ultimi vent'anni, che mi ricordo, Yamaha non è stata in una posizione peggiore in termini di competitività della sua moto, eliminando Quartararo. Gli altri sono nelle ultime posizioni, ma lui riesce a vincere delle gare e a guidare il Mondiale. Mi ricorda un po' quando Stoner vinse con la Ducati - dichiara lo spagnolo - e gli altri piloti del marchio erano molto indietro o Marquez con la Honda”.
La moto giapponese quindi sembra essere costruita per essere guidata solo dal campione in carica, a come spiega Jorge. Il ritorno alla vittoria sembra aver accecato Lil Jarvis che punta, a quanto pare, tutti gli sforzi su una sola moto.
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