MotoGP, Ezpeleta: “A Misano capiremo il peso dell'assenza di Rossi”

MotoGP, Ezpeleta: “A Misano capiremo il peso dell'assenza di Rossi”© Getty Images

Il Ceo della Dorna ha espresso una valutazione interessante sul calo dell'affluenza di pubblico del Mugello, puntando l'obiettivo al GP di San Marino

15.06.2022 ( Aggiornata il 15.06.2022 10:46 )

Il tema del flop del pubblico presente in circuito al Mugello è ancora caldo, una circostanza che ha in parte sorpreso, essendo stati abituati ad un GP d'Italia che per molti anni ha fatto registrare un'affluenza tra le maggiori di tutto il calendario. Sull'accaduto si è espresso il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta, che in un'intervista per Motociclismo.es ha chiarito la sua opinione in merito, lanciando indirettamente un messaggio sul futuro dei GP italiani nel calendario del mondiale e puntando il dito contro la promozione locale dell'evento: "Abbiamo avuto una contrapposizione con il Gran Premio di Monaco della F1, che in Italia è importante per tutto ciò che riguarda la Ferrari. Questa concomitanza è stata un errore. Credo anche che abbiano fatto poco lavoro di promozione. Ne abbiamo già parlato. Se i due GP che facciamo in Italia non avranno successo, non ne faremo due in futuro".

Ezpeleta su Valentino Rossi: "Credo che la gente sia andata avanti"


In molti imputano all'assenza di Valentino Rossi la motivazione dietro al calo di pubblico durante il week-end del Mugello. Una circostanza che sebbene non sia probabilmente l'unica verità è comunque un fattore senza dubbio incisivo. A tal proposito Ezpeleta è stato chiaro, rinviando una valutazione di questo tipo al prossimo appuntamento di Misano: "A Misano vedremo quanto pesa l'assenza di Rossi. In realtà al Mugello c'è stata poca promozione. Onestamente relativamente a Rossi, credo che la gente sia andata avanti".

Ciononostante il Ceo spagnolo ha ribadito l'importanza del 9 volte iridato e della necessità che in Italia migliori la macchina promozionale intorno ai nuovi piloti e alla case motociclistiche di riferimento: "L'altro giorno ho dato un'occhiata in giro, perché è mio dovere, e ho visto com'erano le tribune, e c'è ancora molta gente vestita come Valentino e molta gente che compra ancora il suo merchandising. Penso che dobbiamo fare molto lavoro promozionale in Italia, perché non è molto spiegabile che un paese che ha Aprilia e Ducati, nonchè un gruppo di piloti che possono vincere e che hanno vinto quest'anno in MotoGP, non abbia più seguito di così. Dobbiamo studiare e capire come possiamo aiutare".

Con il manager spagnolo la MotoGP ha attraversato varie ere, dagli anni di dominio di Doohan, Rossi e Marquez ai campionati più equilibrati, come le ultime stagioni: "Ho vissuto entrambi i periodi; come ad esempio i campionati dominati da Doohan con i suoi cinque titoli di fila. Poi ci si chiedeva cosa sarebbe successo quando Doohan se ne fosse andato e arrivò Rossi vincendo tutti i suoi campionati. La stessa cosa successe dopo Rossi con l'arrivo di Marquez. Ora c'è un ragazzo come Quartararo che è un portabandiera di un paese come la Francia, con molti abitanti".

La sorpresa del ritiro della Suzuki


Successivamente Ezpeleta ha commentato l'annuncio del ritiro della Suzuki, una doccia gelata che nessuno si aspettava: "Non avevamo avuto nessuna indicazione sul possibile ritiro della Suzuki. Mi hanno avvisato il lunedì dopo Jerez che non avrebbero continuato e che avrebbero fatto una dichiarazione il giorno dopo. Così ho detto loro di non farlo, perché se avessero rilasciato una dichiarazione avrei intrapreso immediatamente un'azione legale. Mi hanno detto di aver fatto così perché in Giappone quella settimana sarebbe stata festiva, così hanno atteso una settimana. Abbiamo concordato una serie di condizioni, che stiamo rifinendo, e tra qualche giorno faremo una dichiarazione in cui diremo che abbiamo raggiunto un accordo".

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