GP Catalunya, Bagnaia: “Per battere Quartararo va fatto qualcosa in più”

GP Catalunya, Bagnaia: “Per battere Quartararo va fatto qualcosa in più”© Luca Gorini

Bagnaia punta ad accorciare il gap che lo separa dal campione del mondo della MotoGP: "Fabio conosce al 100% la Yamaha, batterlo non è semplice"

02.06.2022 ( Aggiornata il 02.06.2022 19:13 )

Francesco Bagnaia arriva a Barcellona dopo l’entusiasmante vittoria del Mugello, successo che lo ha rilanciato in chiave iridata dopo la pesante battuta a vuoto di Le Mans.

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Bagnaia: "Mugello gara perfetta"


“Dopo il Mugello ho trascorso poco tempo a casa, ma ho riguardato due volte il GP: una di notte, appena rientrato a casa, e l’altra a colazione. Una specie di back-to-back, ha raccontato con ironia Pecco nel giovedì del GP Catalunya ripensando alla vittoria sulla pista di casa. “È stata una gara perfetta, bella proprio perché partivo molto indietro, addirittura nono, ma sono riuscito ugualmente a vincere. Ripeterei tutto di quella gara ma, se potessi cambiare qualcosa, piuttosto non ripeterei il GP di Le Mans (ride, ndr)”.

La lotta per il titolo iridato continua a farsi serrata e in testa c’è ancora Quartararo, fresco di rinnovo con Yamaha e sempre velocissimo in sella alla sua M1. Chi la spunterà? “Non credo che ci saranno circuiti più favorevoli a una moto piuttosto che a un’altra da qui a fine stagione”, è l’analisi di Bagnaia.

Gioco di squadra contro Fabio?


“Il Mugello non era una pista Yamaha, eppure Fabio guadagnava tre decimi nel terzo settore: non so se era lui a fare la differenza o la sua M1, ma per fortuna la Ducati riusciva ad allungare in rettilineo”. Ducati che appare, a ragion veduta, la migliore moto in griglia: La nostra moto ha guadagnato molto in guidabilità grazie alla nuova carena, è abbastanza equilibrata e questo ci aiuterà molto da qui in avanti”.

In pista ci sono tante Desmosedici e fare gioco di squadra potrebbe essere una buona strategia per contrastare il campione del mondo in carica: “Fabio sta facendo un grande lavoro, conosce la M1 al 100% ed è l’unico a sfruttare la Yamaha al massimo. Abbiamo parecchie Ducati in pista, ma per batterlo e andare più forte di lui bisogna fare qualcosa di più: non è così facile”, ha concluso il piemontese.

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