MotoGP, Mir: “Il ritiro di Suzuki inaspettato, stavo trattando il rinnovo”

MotoGP, Mir: “Il ritiro di Suzuki inaspettato, stavo trattando il rinnovo”© Luca Gorini

Il commento di Joan: "Lottare per il titolo fino alla fine sarebbe il miglior regalo. Honda? Stiamo parlando"

12.05.2022 17:52

Non capita tutti i giorni che il campione del mondo della penultima stagione disputata si trovi di punto in bianco senza una moto per la prossima annata, ma Joan Mir rappresentata l’eccezione che conferma la regola. La fine del progetto Suzuki ha colto di sorpresa anche lo stesso spagnolo, alle prese con le trattative per il proprio rinnovo con la casa di Hamamatsu.
 
“La cosa peggiore è che tutto è arrivato inaspettatamente. Non sospettavo nulla, tanto che stavo negoziando il rinnovo per il prossimo anno. Quando sono stato informato della cosa ho pensato in primis ai ragazzi del team, che sono speciali ed ora devono cercare una nuova sistemazione, come me”.
 
Quali sono ora i tuoi piani per il futuro? Si è parlato di Honda
 
“Da Jerez sono ufficialmente sul mercato, è innegabile. Il mio manager avrà da fare in questi giorni: sta parlando con Honda, ma non solo, per capire quale potrà essere il mio futuro. Non ho particolare fretta: ovviamente tutti i piloti preferiscono avere delle certezze per l’anno successivo, quindi spero di sapere qualcosa al più presto, ma ora ho una motivazione diversa rispetto al passato. Prima volevo ottenere il massimo per crescere insieme a Suzuki, ora voglio solo lottare per il titolo fino a fine anno, il che sarebbe il regalo migliore per il team”.

Mir: " Mi piacerebbe portare parte della mia attuale squadra con me"

Rins ha parlato di una motivazione extra in questo momento. Lo stesso vale per te?

“Si’, dato che puoi prendere questa situazione in due modi: deprimendoti o sfruttandola per essere ancora più motivato. Ho una moto ottima ed un grande team, quindi voglio ottenere il massimo”.
 
Sei arrabbiato?
 
“Lo sono, ma solo per la decisione presa da qualcuno. Il team è fantastico, speciale, grazie alle persone che ne fanno parte. Sono arrivato qui quattro anni fa, ma ci sono persone che lavorano in Suzuki da molto prima, e hanno lavorato per ottenere grandi traguardi, come il titolo del 2020. Immagino che questa situazione sia difficile da gestire per tutti, a partire da coloro che hanno preso la decisione: se hanno deciso così rapidamente deve essere per una causa importante, in caso contrario sarebbe molto strano, visti anche i risultati”.
 
Potrebbe interessarti un nuovo “progetto Hayate” per la prossima stagione?

“Certamente correre senza il supporto della casa non sarebbe un’opzione ottimale, quindi non saprei”.

Vorresti portare qualcuno della tua attuale crew nel tuo nuovo team?

“Nella situazione attuale mi piacerebbe portare con me il mio gruppo di lavoro, ma dipende da tante diverse condizioni. E’ difficile per me parlare ora di queste cose, per il rispetto che nutro per Suzuki”.
 
Suzuki però non ha avuto rispetto per te. O no?
 
Lo hanno sempre avuto, occorre capire quali sono le ragioni che hanno portato la casa a prendere questa decisione”.

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