Albesiano: “L'aerodinamica in MotoGP? Lo spettacolo può risentirne”

Albesiano: “L'aerodinamica in MotoGP? Lo spettacolo può risentirne”

Il direttore tecnico di Aprilia: "C'è ancora tanto da scoprire, dal punto di vista tecnico è una sfida affascinante"

08.05.2022 ( Aggiornata il 08.05.2022 18:59 )

L’ultimo appuntamento della MotoGP disputato a Jerez ha regalato tanti spunti, sia tecnici che sportivi. E se dal punto di vista sportivo i riflettori si sono posati sul duello Bagnaia - Quartararo, da quello tecnico il tema centrale ha riguardato l’aerodinamica. Quest’ultima rappresenta ormai un comparto di importanza cruciale in MotoGP, con migliorie e cambiamenti costanti, ma come in tante situazioni vi sono due facce della stessa medaglia. Da un lato infatti vi è il punto di vista del pilota, in questo caso Aleix Espargarò, che riflettendo su quando accaduto in Andalusia non può che - in parte - rammaricarsi per il tanto tempo perso alle spalle di Marc Marquez e Jack Miller.
 
“Superare oggi in MotoGP è difficile - spiega Aleix - specie su una pista come Jerez, dove ho davvero fatica a superare Marquez, nonostante avessi un ottimo passo. L’aerodinamica che stiamo utilizzando in questo momento si fa sentire in termini di carico, e quando segui un altro pilota la temperatura e la pressione della gomma anteriore cresce vertiginosamente”.
 
Dall’altro vi è invece l’anima tecnica del team, impersonata dal direttore tecnico di Aprilia Racing Romano Albesiano, per il quale giustamente lo sviluppo dell’aerodinamica rappresenta una sfida eccitante e stimolante.
 
“Penso che lo sviluppo aerodinamico in MotoGP sia solo all’inizio - conferma Albesiano - anche perché stiamo parlando di un moto tutto da scoprire. Se l’aerodinamica possa o meno avere effetti negativi sullo spettacolo non saprei: forse sì, dato che moto senza ali ed un certo pacchetto aerodinamico potrebbero seguire con meno problemi altre moto. Nel recente passato vi è stato il tentativo di eliminare le ali, ma poi qualcuno è riuscito ad inserirle lo stesso con un trucchetto, e di conseguenza tutti hanno proseguito su quella strada. Dal punto di vista tecnico è una sfida affascinante, da quello dello spettacolo probabilmente no”.

Albesiano: "La prossima missione è ottimizzare ogni aspetto della moto"


Romano chiarisce ulteriormente il concetto, ampliando il concetto di “vietato fermarsi” allo sviluppo tecnico in generale.
 
“Lo sviluppo in MotoGP non si ferma mai, nonostante molte regole circoscrivano il nostro campo di azione. Negli ultimi anni senza dubbio l’aspetto in cui si sono concentrati i maggiori sviluppo è quello dell’aerodinamica: del resto recuperare un decimo al giro può fare una differenza importante, sia in qualifica che in gara. La prossima nostra missione dunque è quella di ottimizzare tutto, in particolare la trasmissione, per la quale forse proveremo qualcosa già dalla prossima gara. Penso che questo sia l’ultimo gap da colmare nei confronti dei nostri rivali”.
 
Ovviamente lo sviluppo tecnico va di pari passo con la crescita dei piloti, e con la loro simbiosi con la moto. A tal proposito Albesiano guarda al futuro, ponendosi nuovo obiettivi per la crescita di Espargarò e Vinales.
 
“Dire ad un pilota dove può migliore è sempre difficile. Per quanto concerne Aleix credo potremmo crescere in frenata, visto che a volte i nostri rivali sono più forti, ma è un miglioramento da fare insieme. Stessa cosa con Maverick, che dobbiamo aiutare ad essere più efficace: ha già dimostrato di essere veloce, ma dobbiamo riuscire a restare costanti quando le condizioni non sono ottimali, ad esempio in caso di meno aderenza”.

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