Esclusiva Giribuola: “Dare la GP22 a Bastianini? Dipende...”

Esclusiva Giribuola: “Dare la GP22 a Bastianini? Dipende...”© Luca Gorini

La nostra intervista al capotecnico di Enea: "Il Bestia è istintivo, fantasioso. Abbandonare la GP21? Ogni pacchetto tecnico va interpretato soggettivamente"

27.04.2022 ( Aggiornata il 27.04.2022 17:13 )

Per vincere in MotoGP, un corridore ha bisogno di una moto performante, ben assistita da una squadra preparata, nella quale lavorano professionisti di livello. Enea Bastianini, leader del Mondiale fino alla caduta di Portimao, ha nella Ducati GP21 schierata dal Team Gresini tutto quanto elencato, con il quid in più rappresentato dalla competenza di Alberto “Pigiamino” Giribuola, capotecnico della formazione indipendente condotta da Nadia Gresini.

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Giribuola: "La strada è ancora lunga"


Lui, che è stato al fianco di Andrea Dovizioso nell’esperienza ducatista compreso il triennio da vice campione, e il “Bestia” sono al secondo anno insieme, un binomio davvero prolifero di risultati: “Infatti, e ne sono veramente felice – le parole di Alberto - perché ci stiamo impegnando davvero tanto, per un metodo in cui ogni componente del gruppo detiene la medesima importanza. Il pilota fa il pilota, i meccanici fanno i meccanici, il coordinatore fa il coordinatore. Tutti siamo sullo stesso piano, io ci metto del mio dal punto di vista metodico e organizzativo. Le cose stanno andando bene”.

Più che bene, fino a Portimao eravate in testa al Mondiale.

“Certo, la strada è ancora lunga, però siamo partiti forte. Questo perché ci crediamo, ovvio, ma anche perché nel box si respira un ottimo clima. L’atmosfera è rilassata, pure in quei momenti che dovrebbero essere stressanti. Penso sia merito di tutti. E poi, sì: la nostra Ducati è eccellente, e chi sta in sella sa guidarla bene”.

 Appunto, la guida di Enea come si può descrivere?

“Veloce, chiaramente, perché non si vince se non si è più rapidi degli avversari. Redditizia, poiché costante dal primo all’ultimo passaggio. Fluida e pulita, lo vedete: Bastianini si muove armonioso, coordinato, dolce nei movimenti. Di conseguenza, la sua tecnica e lo stile risultano efficaci”.

 Questo concetto va spiegato.

"Il nostro lavoro si basa sulla concezione della gara, nel senso che ogni mossa è finalizzata al GP stesso. Non dico che gli altri turni del weekend siano meno importanti, ma è la corsa che assegna i punti. Operiamo nell’obiettivo di affrontare ogni giro al limite con la minor fatica possibile per Enea e per le gomme. Io e lui ci siamo trovati l’anno scorso nel Team Esponsorama Avintia, avviando la conoscenza reciproca e della Desmosedici a nostra disposizione. Si trattava di una GP19, molto più difficile da portare al limite rispetto alla nostra GP21 di oggi. Trovando una base di assetto valida, l’abbiamo trasferita a oggi. Quando parte il fine settimana, sappiamo da dove cominciare, e il vantaggio è notevole. Inoltre, abbiamo capito come sfruttare il materiale a disposizione quest’anno”.

 Sembra che pure il Bestia l’abbia capito.

“Eccome se l’ha capito (ride). Ritengo sia merito del suo talento, di un polso destro raffinato: Enea sa come gestire il gas, in ogni fase dell’accelerazione. La sensibilità di cui è dotato offre benefici a tutta la moto, pneumatici inclusi. Ecco perché si può permettere di spingere anche nelle fasi finali di gara: le sue coperture, pur consumandosi, rimangono comunque buone. Per agevolarlo, il set up della Desmosedici va nella medesima direzione, quella per cui il pilota dovrà compiere la minore fatica possibile nei tanti giri da percorrere. Meno fatica, più efficacia, maggiore rendimento. In questo aspetto, il lavoro condiviso negli anni insieme ad Andrea Dovizioso mi ricorda il presente”.

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