GP Portogallo, Marquez: “Non guido come nel 2019, il mio fisico è cambiato”

GP Portogallo, Marquez: “Non guido come nel 2019, il mio fisico è cambiato”© Luca Gorini

Marc: "Adattarsi alla nuova Honda è una processo normale. Non è causa della RC213 V che sto modificando il mio stile"

22.04.2022 ( Aggiornata il 22.04.2022 19:45 )

Primo nel turno inaugurale del weekend, secondo nella sessione pomeridiana di prove libere portoghesi. Marc Marquez è in palla su pista bagnata, rivelandosi uno dei protagonisti della MotoGP di Portimao. Il pilota del team Repsol HRC spiega quali sono le sue sensazioni a giornata finita: "Rispetto a quando si gira in condizioni di asciutto - le sue parole - sul bagnato guidare è meno impegnativo, sicché non è necessario preservare le forza ed energie. Importante è trovare il feeling in sella, direi che il mio sia stato buono. Dobbiamo però compiere un ulteriore step migliorativo, non per risultare più veloci, quanto maggiormente consistenti".

Com'era la Honda sopra e sotto la pioggia?

"Questa si è trattata della prima vera volta in cui ho guidato la nuova RC213 in condizioni di bagnato pieno. In Indonesia aveva piovuto, ma mezza pista era asciutta. Qui, invece, pioveva e l'asfalto era allagato. Il carattere della moto è simile a quello riscontrato su asciutto: bisogna guidarla in modo differente, stando attenti al posteriore, spingendo sull'anteriore".

Per domenica è prevista una situazione diversa.

"Sì, Pare che le condizioni cambieranno in occasione del Gran Premio. Dicono che domenica ci sarà il sole, troveremo l'asciutto. Perciò questi giorno bagnato hanno un senso relativo, tuttavia era importante per il lavoro prossimo. Nel pomeriggio abbiamo impostato il carattere della moto, basandolo sul mio stile di guida. Anche in Austin, qui di più. Bisogna continuare così, tutto sta andando bene".

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A Marc viene chiesto quanto e come si stia adattando alla quattro cilindri di Tokio lanciata durante l'inverno: "Dopo i test prestagionali e a seguito di tre gare - spiega - in generale si dovrebbe conoscere la moto e i propri limiti. Oppure, si capisce meglio dove ci si può spingere. In alcune curve non sapevo esattamente sino a dove poter rischiare, perché ho guidato la stessa Honda per nove anni, e questa 2022 necessita di aggiustamenti nella sua conduzione. Occorre trovare naturalezza nelle azioni, tutto è diverso, ma non significa che questa RC213 V sia meno veloce della precedente".

Quando hai provato la moto per la prima volta, cosa hai pensato?

"In Qatar ho capito di dover cambiare il mio stile, solo così sarò competitivo. Dentro al box si lavora, provando nuove cose. A Jerez faremo un ulteriore step in avanti, stiamo facendo bene. All'Angel Nieto proveremo parti inedite, già lo abbiamo fatto ad Austin, stiamo provando a trovare un bilanciamento soddisfacente. In ogni pista occorre capire come e cosa fare".

Devi sistemare la moto o adeguare la guida?

"Io penso che in ogni campionato e categoria in cui si corre, serva adattare lo stile di guida. E parlo anche del costruttore in oggetto: ci si adatta e adegua alla moto e alla classe. Ognuno di queste ha punti forti e deboli, però in alcuni casi, non si può cambiare il mio stile di guida. Per esempio, io non sto guidando come facevo nel 2019, e non è a causa della moto, quanto perché ho condizioni fisiche diverse. Se si vuole cambiare, si può: i miei punti forti sono gli stessi di sempre, devo capire come migliorare quelli deboli".

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