Remy Gardner: “Il primo impatto con la MotoGP? Uno schiaffo in faccia”

Remy Gardner: “Il primo impatto con la MotoGP? Uno schiaffo in faccia”© Luca Gorini

L'australiano, al debutto nella classe regina, non ha ancora ottenuto i risultati sperati: “Dopo una grande stagione in Moto2, mi aspettavo di più da questo avvio”

21.04.2022 ( Aggiornata il 21.04.2022 11:51 )

Le prime gare da pilota MotoGP non sono state semplici per Remy Gardner, che non è mai riuscito ad inserirsi nelle posizioni di alta classifica. Il pilota australiano, approdato quest'anno alla classe regina con la KTM del team Tech3 dopo aver conquistato il titolo mondiale in Moto2, ha infatti all'attivo un solo punto, ottenuto in occasione del Gran Premio del Qatar grazie ad un quindicesimo posto.

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Devo essere onesto: mi aspettavo di più da queste prime gare da pilota della MotoGP”, ha ammesso il figlio d'arte in un'intervista a Speedcafe. “Arrivando da una stagione in Moto2 in cui io e Raul (Fernandez, ndr) abbiamo dominato, e vedendo ciò che hanno fatto gli altri debuttanti negli anni precedenti, pensavo di poter puntare ben più in alto. Invece, il mio debutto nella categoria è stato come ricevere uno schiaffo in faccia”.

Secondo il numero 87, uno dei problemi è senza ombra di dubbio la poca competitività della RC16: “Chiaramente io ho ancora molto da imparare e il mio polso non è al cento per cento, ma mi auguro che la moto faccia un salto in avanti dal punto di vista prestazionale con l'arrivo in Europa. In KTM possono contare su quattro ottimi piloti, ma se tre di loro arrivano fuori dalla zona punti dando il massimo dalla prima all'ultima curva, significa che c'è ancora tanto lavoro da fare”.

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