MotoGP Portogallo, Bastianini: “Voglio continuare a divertirmi”

La MotoGP si prepara finalmente a sbarcare in Europa e sarà il tracciato di Portimao a dare il benvenuto alla top class nel Vecchio Continente. Una pista, quella portoghese, che evoca dolci ricordi al leader iridato Enea Bastianini, che in Algarve conquistò il titolo mondiale 2020 della classe Moto2.

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Bastianini: "Dobbiamo rimanere concentrati"

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Il capoclassifica della classe regina è pronto a confermare quanto di buono visto in questo avvio di stagione, in cui è riuscito a cogliere ben due successi: “Portimao è una pista molto bella, molto tecnica, con tanti saliscendi. La definirei molto ‘gustosa’ – le parole di Bastianini alla vigilia del GP Portogallo -. Arrivo da una gara sicuramente positiva ad Austin dove sono riuscito a essere veloce per tutto il weekend, la vittoria finale è stata la ciliegina sulla torta”.

Adesso Enea non vuole farsi distrarre dalla leadership iridata: “Non dobbiamo fare altro che rimanere concentrati, lavorare in sintonia e divertirci che poi è la cosa principale”. Sette giorni dopo Portimao ci sarà subito l’appuntamento di Jerez: “È una pista nella quale ci saranno molti piloti veloci e i distacchi saranno ancora più ridotti. Il tracciato mi piace e potrò fare bene anche lì”.

Di Giannantonio: "Portimao pista fantastica"

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L’altro portacolori Gresini Fabio Di Giannantonio approccia le prime due gare europee con altro spirito, consapevole di dover accumulare ancora esperienza in sella alla Desmosedici: “Portimao è una pista fantastica, ma allo stesso tempo molto impegnativa. In questo inizio di stagione, anche se i risultati non sono dalla mia parte, ho imparato tanto. Ho lavorato molto per farmi trovare più preparato e sono di curioso di vedermi in pista in Portogallo”.

“Jerez è un’altra pista che adoro e dove so di poter essere veloce. Sarebbe bello seguire le orme della scorsa stagione (nel 2021 si aggiudicò la gara della classe Moto2, ndr), ma so che devo lavorare solo sulla mia crescita, sessione dopo sessione”, la conclusione del Diggia.

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