MotoGP, in squadra con Marc Marquez: onore o onere?

MotoGP, in squadra con Marc Marquez: onore o onere?© Luca Gorini

Il posto di Pol Espargarò vacilla nel team HRC Repsol, ed è ambito da tanti: uno tra Enea Bastianini, Fabio Quartararo, Joan Mir e Jorge Martin farebbe bene o male a prenderlo? L'otto volte iridato è il padrone di casa, lì comanda lui

14.04.2022 10:40

Motomercato, che mal di testa! Soprattutto quando si prende in causa la MotoGP, è difficile prevede con maniacale precisoni quali saranno gli spostamenti futuri, ma una cosa è certa: i movimenti e le relative chiacchiere fanno parlare addetti ai lavori e lettori. In questo momento, ad esempio, vacillano le quotazioni di Pol Espargarò in Honda. Ci riferiamo al team HRC Repsol, ovviamente, cioè la squadra in cui il trentunenne catalano attualmente milita, al secondo anni coi medesimi colori sociali, in scadenza di contratto.

Bello il suo terzo posto in quel di Lusail, per un Gran Premio del Qatar gareggiato da protagonista, alla fine del quale ha fatto meglio di Marc Marquez, quinto all'arrivo. Tra i due compagni di box la differenza non era abissale, bensì sostanziale: tra un podio e un buon piazzamento a punti ci sono differenze.

Poi, la ruota ha girato al contrario. D'accordo, a Mandalika solo Pol ha disputato la corsa, mentre Marc tornava a casa acciaccato e deluso. In Indonesia, però, Espargarò si è visto nei bassifondi della classifica. In Argentina è addirittura caduto - contrariamente, il fratello vinceva - con Marquez seduto sul divano in salotto. Più tardi, è arrivata Austin.

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Aveva saltato Termas de Rio Hondo, non si sapeva se sarebbe partito per il Texas, lo ha fatto, ha gareggiato. E pure fortissimo: Marc Marquez è giunto sesto al traguardo del Gran Premio di Austin, compiendo una rimonta furibonda dall'ultima posizione.

E avrebbe anche potuto salire sul podio o vincere, se la sua RC213 non si fosse piantata in partenza. Senza perdersi d'animo e con sorpassi visti a Jerez nel 2020 - nella domenica in cui si infortunò malamente - il numero 93 ha risalito la china, dimostrando due cose importanti.

Primo: è in forma, perlomeno dimostra di essere sulla giusta strada del pieno recupero. Secondo: tra lui e gli altri rappresentanti dell'Ala dorata ci sono abissi di differenza. Non vi stiamo raccontando novità, ma negli USA è tutto apparso ulteriormente chiaro: Pol Espargarò, Takaaki Nakagami e Alex Marquez non tengono il passo dell'otto volte iridato. Honda deve così mettere mano all'agenda di appuntamenti futuri.

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Bè, non funziona proprio così. Anche se la sostanza è la seguente: se Pol Espargarò non si sveglia, magari ripetendo quanto fatto in Qatar, il team HRC Repsol lo sostituirà. O meglio, a contratto scaduto, non glieno rinnoverà. Ci sta che il catalano venga "dirottato" in LCR, ma questa non è una ipotesi, tantomeno previsione. 

Invece, le previsioni che Marc Marquez avrà un nuovo compagno di garage sono attendibili. I candidati alla RC213 V ufficiale sono diversi, ecco una lista dei maggiormente plausibili. Enea Bastianini, che non disdegnerebbe una investitura HRC Factory. Fabio Quartararo, che ne ha piene la tasche della Yamaha. Joan Mir, in cerca di novità diverse da Suzuki. Jorge Martin, autore del "dentro o fuori" a Ducati.

Chi ci andrà? Con l'otto volte iridato al suo posto, uno solo degli appena citati. Perchè se Marc sta bene, chi lo tocca? Il suo accordo è solido, dura sino al 2024, non avrebbe senso (né denaro) provare a cambiare. Perciò, Marquez dovrà diviidere il garage assieme a un team mate inedito. Sarà benvenuto o finirà da malcapitato?

In squadra con MM93: vantaggioso o svantaggioso?

Ecco fatto. Ci troviamo al punto in cui il titolo va spiegato: foste voi un pilota della MotoGP, accettereste il posto in squadra con MM93? Direte "perchè no?", certo, ma pensateci bene. Sicuramente, entrare in HRC Repsol significa godere di buoni privilegi. Un eccellente salario, materiale di prim'ordine, l'effige della Casa più potente in griglia. 

E, solitamente, si dice che chi corra in Honda ufficiale tocchi l'apice di carriera. Ottimo, teniamoci quanto elencato, e stiliamo i vantaggi relativi all'articolo: correre insieme a Marc Marquez sarebbe una gran figata, poiché nelle stesse mura dell'otto volte iridato, il più vincente e talentuoso del lotto. Riferimento migliore - se si vuole crescere - non si trova. Al momento.

E qui, invece, ci sono gli svantaggi. Provate a immaginare cosa significhi insinuarsi dentro a una struttura "Marc dipendente", che ha in lui il simbolo, il titolato, l'imbattibile (quanto sta bene). Entrare in quel box, prevede di mettere in conto che Marc vi divorerebbe. Perlomeno. Se già è un avversario duro se sfidato con vestiti diversi, figuratevi con gli stessi marchi. Quindi, a Bastianini, Quartarato, Mir e Martin converebbe? O sarebbe opportuno trovassero altri lidi?

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