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Il francese ha concluso il GP di Austin al settimo posto: un'altra domenica difficile, in cui non ha potuto lottare per le posizioni che gli competono
11.04.2022 ( Aggiornata il 11.04.2022 11:08 )
Fabio Quartararo ha provato a non arrendersi all’evidenza di una Yamaha inferiore alla concorrenza, tentando di arginare lo strapotere Ducati sul tracciato di Austin. Il francese ha fatto del suo meglio per riuscirci, fin quando non ha dovuto arrendersi anche alla rimonta di un’irresistibile Marc Marquez.
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Il risultato finale del suo GP Americhe è un settimo posto che tiene a galla la Casa di Iwata in un’altra domenica complicata: “All'inizio della gara ho avuto un po' lo stesso problema che ho avuto in Argentina, ma molto meno. Questo mi ha fatto perdere un po' di grip rispetto agli altri, ma penso di aver fatto abbastanza bene”, il commento di Quartararo al termine del GP. “Al via è stato difficile difendere la posizione perché eravamo tutti vicini, ma alla fine ho disputato un buon Gran Premio”.
Entusiasmante la lotta con Marquez: “Mi è piaciuta molto! Abbiamo lottato molto duramente e, anche se era solo per la sesta posizione, mi sono divertito a lottare con lui. Anche se ho faticato un po' in questo fine settimana, questo GP è stato un bene per me: credo che si possa imparare molto di più da questo tipo di gare che da quelle in cui sono riuscito a vincere”.
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Il campione del mondo prova dunque a rimanere ottimista, ma la frustrazione nei suoi occhi è evidente: sa di essere nel momento migliore della sua carriera, ma senza avere i mezzi per giocare ad armi pari con gli avversari. “Sì, è molto frustrante - ha ammesso il transalpino -. Io voglio lottare per i podi e le vittorie, ma entrare in pista sapendo che non è possibile farlo, è qualcosa che mi fa mangiare le mani”.
“A dire il vero, ero molto più frustrato in Qatar e Argentina. Qui sapevo di non potere fare molto: ho cercato di stare calmo e ottenere il miglior risultato possibile. È una situazione frustrante al 100%, ma non posso farci niente”, ha concluso El Diablo.
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