MotoGP, Ezpeleta: “Non ho pianto per Messi, non lo farò per Rossi”

MotoGP, Ezpeleta: “Non ho pianto per Messi, non lo farò per Rossi”© Luca Gorini

Il CEO della Dorna ha una ferma posizione sull'addio dei fenomeni della MotoGP, ecco qual'è

07.04.2022 ( Aggiornata il 07.04.2022 16:47 )

Carmelo Ezpeleta è sempre alle prese con le mille difficoltà che riguardano il Motomondiale. Tra le ultime alle quali abbiamo assistito, il difficile spostamento di alcuni container dall'Indonesia all'Argentina. Adesso la MotoGP si è trasferita ad Austin (qui tutti gli orari del weekend) e in attesa di vedere i piloti in pista, Carmelo Ezpeleta ha rilasciato un'intervista al giornale spagnolo solomoto.es nella quale ha parlato di molti argomenti tra cui l'addio alle corse di Valentino Rossi.

Ezpeleta: “Non piangerò per Valentino”


Il giornalista ha fatto una similitudine tra l'addio di Valentino Rossi alla MotoGP e quello di Lionel Messi al Barcellona, due transizioni che non sono state affatto difficili da digerire: “Ammetto che il paragone è buono e anche adeguato - ha commentato Ezpeleta -, ma con la stessa sincerità ti dico che non ho pianto per Messi, né lo farò per Rossi. Penso che, in entrambi i casi, ci sia una gratitudine da parte di tutti i fan che hanno potuto godere di ciò che questi due fenomeni ci hanno regalato per così tanti anni. In particolare Valentino, la cui carriera è stata più lunga di quella del fuoriclasse argentino”.

“Il campionato è più forte delle stelle che vanno via”


Il CEO Dorna ha però precisato una cosa: “Se però si tratta di insinuare che da quando Rossi se ne è andato, tutto deve essere rifatto nel mondo delle corse motociclistiche, posso dire che non è affatto così. In MotoGP non c'è bisogno di rifare nulla perché ha una sua entità consolidata, anche se non c'è più un pilota carismatico come Valentino. Non vendo prodotti di marketing, mai da parte di Dorna abbiamo cercato intenzionalmente di creare una figura, alimentato una rivalità o forzato l'immagine di un pilota per renderlo più o meno popolare. Certo, Valentino ha trainato un'intera generazione, ma è anche vero che negli ultimi anni non lo hanno accompagnato molti successi, e questo proprio perché la generazione di piloti che è venuta dopo di lui è stata anche una generazione di grande talento. Ho vissuto i piloti post-americani, il post-Doohan... Ci sono già passato e il campionato è sempre stato più forte delle stelle che sono andate via”.

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