MotoGP, Marc Marquez e la diplopia: ecco cosa ne pensa il Dottor Costa

MotoGP, Marc Marquez e la diplopia: ecco cosa ne pensa il Dottor Costa© Luca Gorini

L’otto volte iridato sta nuovamente affrontando il problema della diplopia e in esclusiva ecco cosa ne pensa colui che fondò la Clinica Mobile

23.03.2022 ( Aggiornata il 23.03.2022 13:21 )

L’incubo è tornato per Marc Marquez, che a distanza di qualche mese, soffre nuovamente di diplopia (ecco cos’è) e ora deve solo osservare il riposo. Siamo andati a sentire in esclusiva cosa ne pensa il dottor Claudio Costa.

Come commenta la situazione dottore?

Marc Marquez era perfettamente normale quando una caduta nel 2011 gli ha creato la diplopia e l’ha portato sul tavolo operatorio dove gli hanno risolto il problema. Poi a ottobre 2021 in un allenamento è caduto ed è ricomparso questo disturbo. Oggi tutti gli esami dimostrano che è una cosa periferica, legata a quello che è tutta la struttura del globo oculare e della muscolatura. Ed è molto nutrita perché l’occhio è sicuramente un organo importantissimo per la visione, per conoscere il mondo e le persone. Attraverso l’occhio abbiamo tutta quella che è la nostra coscienza.

Da dove nasce questo disturbo?

Sicuramente questa prima ferita ha lasciato una cicatrice e su questa stanno capitando degli avvenimenti purtroppo sfavorevoli. Il fatto che non sia da portare in sala operatoria è positivo. È molto lieve e si può risolvere anche in poco tempo, con le adeguate cure mediche e riabilitazione. Però può scomparire anche dalla mattina alla sera, per cui spero che questo avvenga il più presto possibile e Marc possa rivedere così in maniera nitida e precisa il mondo che ama, quello delle corse. Da quando questo avverrà non esiste un periodo di convalescenza, potrebbe tornare già in sella ad una moto”.

Marquez sarà sempre portato a soffrire di diplopia?

No. Noi abbiamo due globi oculari che sono governati da molti muscoli che ci permettono quello che è il movimento degli occhi, ma questi sono talmente sincronizzati. Si tratta in questo caso di una lieve mancanza della sincronia, è una cosa periferica, non ha nulla di centrale. Il trauma di domenica, pauroso, ha risvegliato purtroppo questa sua debolezza. Spero si risolva in breve tempo e possa tornare presto alle corse".

I tempi di recupero quindi nessuno li conosce?

No, secondo me essendo una forma molto lieve può essere un edema della muscolatura, qualcosa che ha sollecitato la vecchia cicatrice. Penso che si possa risolvere anche ben prima di tre mesi. Domani mattina può svegliarsi e vedere in maniera nitida”.

Il fatto che questi due incidenti siano stati ravvicinati non provoca nulla?

No, perché dipende dall’entità dell’incidente. Non ho visto quello di ottobre, ma ho visto quello di domenica e ha tutte le caratteristiche di poter aver danneggiato il globo che ha causato il danno periferico”.

Possiamo aspettarci quindi che Marc Marquez torni a vincere?

“Credo di sì e questo è l’augurio più bello che gli faccio”.

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