MotoGP, KTM: sul banco degli imputati nei test, alla riscossa in campionato

MotoGP, KTM: sul banco degli imputati nei test, alla riscossa in campionato© Luca Gorini

La casa austriaca si gode le prime due gare della stagione in cui è riuscita a portarsi a casa un podio e una vittoria, mostrando una competitività che nei test non si era palesata 

20.03.2022 ( Aggiornata il 20.03.2022 15:02 )

La KTM ha iniziato nel migliore dei modi la stagione 2022, dopo il podio del Qatar di Binder e la vittoria di Oliveira a Mandalika. Il successo del portoghese è stata la conferma di quanto di buono la Casa austriaca sta mostrando sin dalla prima sessione di prove libere della gara inaugurale. Momento dalla quale ha invertito il trend mostrato nei test invernali, dove aveva sofferto sotto più aspetti, dal giro secco al passo gara, punti in cui non aveva mai convinto.

Dall'inizio di campionato, però, qualcosa sembra essere cambiato per la Casa austriaca, che sotto la guida di Francesco Guidotti ha ritrovato una nuova brillantezza. Come detto dallo stesso Team Principal italiano, il lavoro svolto nei test lasciava presagire ad un inizio di campionato più complicato, ma un Binder in stato di grazia in Qatar, ed il perfetto feeling sotto la pioggia di Oliveira, hanno raccontato una storia diversa. 

Oliveira e Binder al massimo della forma


Il bilancio finale dell'inverno aveva parlato di una KTM in crisi, uscita con le osse rotte dai test, senza essere particolarmente progredita. Eppure il campionato ha modificato questa percezione, mostrando una moto capace di adattarsi sia al circuito del Qatar sia al diverso layout indonesiano. Bisogna pur sottolineare che le prestazioni della Casa austriaca sono figlie di un ottimo momento dei forma dei due piloti ufficiali, Miguel Oliveira e Brad Binder, quasi mai al centro dei riflettori ma quasi sempre efficaci.

In Qatar infatti, il pilota sudafricano aveva girato su ritmi impressionanti, tanto da finire appena alle spalle di Enea Bastianini, mentre a Mandalika Miguel Oliveira ha guidato in stato di grazia, non commettendo nessun errore nonostante l'abbondante pioggia caduta dal cielo. Il week-end indonesiano, inoltre, ha mostrato entrambi i piloti sempre molto veloci, sin dal venerdì mattina e con tutte le condizioni di pista. Oliveira è stato stabilmente in top ten in tutti e quattro i turni di prove libere e anche Binder ha ben figurato, come dimostra il quarto tempo ottenuto in qualifica, a conferma del fatto che le buone prestazioni del Qatar non sono state figlie del caso.

L'obiettivo è dichiarato, ma si resta con i piedi per terra


La vittoria di Mandalika riporta al successo la KTM, a secco dal GP d'Austria della scorsa stagione quando trionfò con Binder. Con il successo di Oliveira la KTM ha alzato inevitabilmente l'asticella delle ambizioni, che per la verità è sempre stata alta; gli obiettivi sono chiari (ovvero il titolo iridato) sin dall'approdo in MotoGP nel 2017 e il processo di crescita sembra essere ripartito dopo un 2021 altalenante. Come detto dallo stesso Guidotti però, i valori in campo della primissima parte di campionato non sempre sono chiari, e questo sembra essere esattamente il caso di questa stagione, in cui la Ducati, che poco aveva convinto nei test si è comunque portata a casa una vittoria ed un podio, cosi come la KTM; mentre Honda e Suzuki, che al contrario erano state le protagoniste dell'inverno, hanno avuto qualche difficoltà. Il prossimo appuntamento della stagione sarà sulla pista argentina di Termas De Rio Hondo, un esame forse ancora più indicativo per capire la reale competitività della moto austriaca.

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