MotoGP, Michelin: “Fa caldo, ma morbida e media possono fare la gara”

MotoGP, Michelin: “Fa caldo, ma morbida e media possono fare la gara”© Luca Gorini

Piero Taramasso spiega le novità portate dal Bibendum a Mandalika: "Carcasse posteriori espressamente dedicate, capaci di far scendere le temperature sino a 15 gradi"

19.03.2022 ( Aggiornata il 19.03.2022 15:44 )

Mandalika, pista nuova per il calendario MotoGP 2022, tracciato già saggiato nei test invernali tenuti in febbraio. La caratteristiche principale dell'Isola di Lombok è rappresentata dal tipico caldo del sud-est asiatico: valori alti di temperature e umidità sono da mettere in conto.

Tendendo presente ciò e grazie all'esperienza maturata nelle prove prestagionali, Michelin ha operato in tale direzione. Lo spiega Piero Taramasso, Responsabile del Bibendum nei campi gara: "Nei test avevamo portato la specifica standard - entra nel dettaglio - mentre adesso abbiamo una carcassa inedita, espressamente dedicata al tracciato. La gomma posteriore ha ora una nuova costruzione. Per le caratteristiche di Mandalika siamo intervenuti appositamente: la pista è veloce, le moto rimangono parecchio tempo in piega".

Un grosso stress per le coperture.

"Certo, le temperature registrate qui sono altissime, toccano anche i 60 gradi. Per contrastare livelli di rilevanza importante, abbiamo cambiato lo scheletro dello pneumatico. Basti pensare che sia in grado di abbassare di ben 15 gradi la temperatura della gomma, coi relativi benefici, infatti, le mescole sono le stesse di sempre: morbida, media e dura".

Cosa hai notato in questi due giorni di lavoro?

"Piacevole e proficuo è riscontrare come la carcassa più rigida riesca a muoversi meno, generando temperature contenute.C Consideriamo anche l'asfalto rifatto, altro dettaglio sensibile. In generale, l'usura si è rivelata soddisfacente. Penso davvero che le gomme posteriori di mescola morbida e media potranno fare la gara".

Michelin, novità anche all'anteriore


La Michelin ha pure novità pensate per l'anteriore: "Sì - ancora Piero - perciò le tre solite mescole: morbida, media e dura, con l'aggiunta di una quarta. Si tratta di una soluzione dalla filosofia simile alla posteriore: la gomma è in grado di far scendere la temperatura, dato che siamo intervenuti, anche in questo caso, sulla carcassa".

E in caso di pioggia, come agireste?

"Sappiamo che potrebbe succedere, qui piove spesso. Se dovesse accadere, saremmo preparati. Abbiamo le specifiche standard, portate in tutti i paddock. Se dovesse realmente cadere il tipico acquazzone asiatico, penso che media davanti e dietro rappresenti la giusta combinazione: parliamo delle soluzioni maggiormente resistenti”.

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