MotoGP, Dall'Igna: “Dopo il Qatar ci siamo fermati a riflettere”

MotoGP, Dall'Igna: “Dopo il Qatar ci siamo fermati a riflettere”© Getty Images

L'ingegnere italiano ha commentato in maniera criptica, ma non troppo, i miglioramenti delle Ducati a Mandalika. La GP22, infatti, sembra essere più competitiva rispetto al Qatar

19.03.2022 ( Aggiornata il 19.03.2022 13:53 )

L'aria di Mandalika ha fatto bene alla Ducati, che sul circuito indonesiano sembra aver ritrovato tutte le frecce (o quasi) al proprio arco. I test invernali e la gara del Qatar avevano lasciato molte perplessità in merito alla GP22, che nelle qualifiche di oggi si è in parte riscattata. Dopo la vittoria inaugurale del pilota del team Gresini, in casa Ducati è arrivato il momento di soffermarsi un attimo per capire dove intervenire, dal momento che tutti i piloti in sella alla nuova moto stavano faticando più del previsto.

Tanto da accendere una spia d'allarme nella testa di Pecco Bagnaia, che al termine della prima gara era apparso infastidito dal troppo lavoro di "tester", dovuto alla grande quantità di novità portate dalla casa di Borgo Panigale, a scapito però della competitività in gara. Gigi Dall'igna ai microfoni di Sky Sport MotoGP è stato chiaro su quest'aspetto, evidenziando come servisse fermarsi un attimo per riprendere in mano la situazione: "C'è un tempo per muovere le mani e un tempo per riflettere, dopo il Qatar era il tempo di riflettere, bisognava fare qualche ragionamento per capire cos'era successo. Qua abbiamo fatto degli aggiustamenti e delle modifiche, di cui però dobbiamo ancora capire tutto perchè è ancora l'inizio di stagione".

Dall'Igna: "Essere sul banco degli imputati e vincere è bello"


I risultati si sono visti e in qualifica la Ducati è stata veloce, piazzando quattro moto nelle prime sei posizioni: le tre GP22 di Jorge Martin, secondo, Johann Zarco, terzo, e Pecco Bagnaia, sesto; alle quali si aggiunge la GP21 di Bastianini, quinto. Ci sono almeno due fattori positivi in casa Ducati, in primis la competitività mostrata anche su un layout molto diverso rispetto a quello del Qatar, e poi lo step mostrato dalla GP22. Per quanta riguarda quest'ultimo aspetto, è possibile che Ducati si stia ritrovando la strada giusta nonostante un inizio disorientante, ed è lo stesso Gigi Dall'Igna a specificare: "In Qatar ha vinto una Ducati, la GP21 che conoscevamo bene, probabilmente era giusto ripartire da una base un po' più standard. Questo non vuol dire che abbiamo deciso di scartare le nostre idee per questo campionato, ma queste idee potranno venire buone durante la stagione, dopo che capiremo di più". 

In Casa Ducati resta preminente anche il tema sull'abbassatore. Il manager italiano non si è scomposto, ma ha lasciato intendere che a Mandalika le esigenze sono altre: "Questa è una pista dove la moto non si impenna molto perciò, per quanto riguarda l'abbassatore, con qualcuno dei nostri piloti abbiamo deciso di fare delle scelte diverse. Però ripeto, sono scelte diverse che potranno essere rivalutate durante la stagione quando magari certe situazioni saranno più favorevoli a certe soluzioni". In generale regna l'ottimismo: "Essere sul banco degli imputati e vincere è bello. Stiamo lottando per le posizioni che contano e sono contento di quello che abbiamo sviluppato e penso che in prospettiva potremo fare bene".

L'ingegnere italiano analizza le qualifiche dei piloti ufficiali


Sebbene i miglioramenti dal punto di vista prestazionale si siano visti, i piloti ufficiali sono ancora una volta dietro rispetto ai piloti del Team Pramac e Gresini. Martin, Zarco e Bastianini infatti, sono stati fino ad ora i più rapidi in casa Ducati, sia sul passo che sul giro secco; un contesto abbastanza simile a quello dell'inizio della passata stagione, che ha influenzato in maniera negativa l'andamento della corsa al titolo. Per puntare all'iride perciò servirà iniziare a costruire sin da subito dei buoni risultati, puntando quantomeno al podio nella gara di domani. 

Le qualifiche non sono andate come sperato dal manager italiano, che ha fatto chiarezza sull'andamento dei due piloti ufficiali: "Pecco nel suo giro migliore ha perso il posteriore, quindi ha dovuto rallentare. Peccato perchè stava facendo un bel tempo anche se comunque Quartararo era difficile da battere, specialmente nel T3. Jack era arrabbiato quando è rientrato ai box ma credo che l'abbiamo messo in condizione di fare bene; non è riuscito a concretizzare il giro".

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