MotoGP, Marquez: “In gara posso fare solo due cose, attaccare e rischiare”

MotoGP, Marquez: “In gara posso fare solo due cose, attaccare e rischiare”© <span class="gwt-InlineHTML kpm3-ContentLabel">Luca Gorini</span>

Marc lancia la sfida nonostante tutto: "La prima caduta me la spiego, la seconda no. Tornerò alla moto del Qatar, le troppe prove ci hanno confuso"

19.03.2022 13:35

Il sabato di Marc Marquez si è concluso con la seconda caduta nel giro di pochi minuti, in una Q1 che allo spagnolo ha regalato solo delusioni. Per certi versi, a Mandalika è parso di vedere il vecchio Marc, che getta il cuore oltre l’ostacolo in ogni situazione e condizione, ma oggi nemmeno quello è bastato.
 
“Ho provato a fare qualcosa quando questo non era possibile. Tutte le Honda hanno avuto problemi inaspettati – conferma Marc - ma in Q1 ho comunque cercato di entrare in Q2: la seconda caduta si poteva evitare, ma sapevo che era il mio ultimo tentativo, così ho cercato in tutti i modi di chiudere la curva finendo sullo sporco, e di conseguenza a terra”.
 
Cosa intendi per problemi inaspettati?

“Intendo che nei test tutti i piloti Honda sono stati veloci, ma una volta arrivati qui tutti abbiamo iniziato a faticare sul posteriore, dovendo mettere più carico sull’anteriore, ed al momento non riesco a guidare spingendo sull’anteriore. Le gomme sono uguali per tutti quindi dobbiamo lavorare e capire: Quartararo ha fatto oggi lo stesso tempo dei test, quindi le prestazioni dei test si possono replicare”.

Marquez: "Se potessi scegliere vorrei una gara bagnata"


La mancanza di aderenza sul posteriore era un problema comune delle vecchie Honda. Ora che succede?

“La nuova moto è migliorata molto su quell’aspetto, ma come ho già detto sull’anteriore non ho le sensazioni di prima, quando potevo davvero spingerci sopra. La seconda caduta di oggi ad esempio me la posso spiegare, la prima no. Serve lavorare, passo dopo passo”.
 
Domani dovrai partire 14°. Cosa possiamo aspettarci?

“Avrei preferito partire 15° invece che 14°, dato che sarei stato in un punto più pulito, ma ad ogni modo spero domani di avere sensazioni migliori rispetto ad oggi. Per certo il mio potenziale non si rispecchia nella 14° posizione, ma tutte le prove sull’anteriore compiute ci hanno confusi, quindi domani faremo un passo indietro: torneremo alla moto del Qatar, che conosco, e della quale conosco il comportamento sull’anteriore”.
 
Quale sarà la strategia di gara?

“Non potrò fare una gara come in Qatar, dovrò attaccare e prendere dei rischi, anche se siamo nella peggior pista per partire indietro. Vorrei finire nelle prime dieci posizioni, dato che partendo indietro devo scordarmi la vittoria e il podio, ma dovrò rischiare”.
 
Hai un’idea chiara delle gomme che userai?

“Devo attaccare dall’inizio, quindi dovrò utilizzare la morbida. Forse proverò la media nel warm up, ma non ho la giusta confidenza per usarla in gara: con la morbida perlomeno sono sicuro di avere la giusta aderenza per almeno metà gara. La temperatura dell’anteriore può essere un problema, ma vedremo”.
 
Se potessi scegliere, vorresti una gara asciutta o bagnata?

“Direi bagnata, dato che partendo indietro potrebbe essere una scommessa vinta. Per lo spettacolo certamente l’asciutto sarebbe meglio, e comunque anche quella condizione crederò in me fino alla fine”.

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