Martin commenta il 2° tempo in Indonesia: “Il giro più al limite mai fatto”

Martin commenta il 2° tempo in Indonesia: “Il giro più al limite mai fatto”© Luca Gorini

Il pilota Ducati Pramac è fiducioso sulla sua Desmosedici e ha già fatto i piani per la gara di domani

19.03.2022 ( Aggiornata il 19.03.2022 10:44 )

In Qatar era riuscito a conquistare la prima pole di questo 2022 e in Indonesia l'ha sfiorata: Jorge Martin è uno dei piloti più veloci del Motomondiale, senza dubbio, il più veloce delle Ducati. Per lui, il secondo miglior tempo è arrivato a solo +0,213 da Quartararo, poleman di giornata. Ecco le impressioni dello spagnolo a caldo.

Analisi di una qualifica al cardiopalma


“Che dire - ha detto a Sky Sport MotoGP - abbiamo fatto un bel lavoro! Sono molto ottimista in ottica gara a livello di feeling con la moto, perchè nelle FP4 mi sono sentito molto in forma con la gomma media. Tanti hanno usato la morbida, ma io soffrivo con il grip facendo più giri quindi è da scartare pensando a quando durante la corsa arriverà il 21esimo e il 22esimo, ovvero quelli in cui c'è da fare la differenza”.

Ma tornando alla qualifica, Jorge racconta che non è stata per niente facile: “Nel giro lanciato ho perso i due decimi che mi avrebbero fatto comodo, perchè sono quasi caduto alla curva 1 e anche alla 16. Quartararo però è stato bravo e veloce, in ogni caso siamo in prima fila e questo era l'obiettivo, visto che su questa pista non è facile sorpassare”.

Martin: “In qualifica do tutto, a giro finito sono morto”


Martin ha poi parlato dei problemi che ci sono stati nella prima gara con la Desmosedici: “In Qatar, durante i turni, mi trovavo abbastanza bene - ha aggiunto - e non so come mai la frizione ha preso un colpo ed ho dovuto chiudere la gara prima del tempo. Qui a Mandalika i turni stanno andando bene e anche le partenze, quindi mi aspetto di essere competitivo domani, in ogni caso dovrò riuscire a sorpassare Fabio già dalla prima curva”.

Infine, è stato chiesto a Martin il suo stato d'animo durante le qualifiche, dato che riesce ad essere sempre velocissimo e a stupire: “Ci metto tutta l'energia che ho - ha concluso - quando finisco il giro sono morto. So di avere velocità e quello è un dato di fatto, quindi dò il massimo. Questo a Mandalika è stato il giro più al limite fatto nella mia vita, perchè era molto caldo e sentivo di poter cadere ad ogni curva, ma ho cercato di tenere la moto in piedi con tutto me stesso”.

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