Morbidelli realista nel Day 1: “Bello stare davanti, ma è solo venerdì”

Morbidelli realista nel Day 1: “Bello stare davanti, ma è solo venerd씩 Luca Gorini

L'italiano ha chiuso la prima giornata a Mandalika in seconda posizione, alle spalle del compagno di squadra Quartararo: “Una posizione che non significa molto, ma siamo veloci anche in ottica gara”

18.03.2022 ( Aggiornata il 18.03.2022 13:00 )

La prima giornata di prove sul circuito di Mandalika è stata tutto sommato positiva per Franco Morbidelli, che dopo il complicato inizio di stagione in Qatar sembra abbia ritrovato la giusta competitività. L'italiano della Yamaha ha infatti chiuso il venerdì in seconda posizione alle spalle del compagno di squadra Fabio Quartararo, andando a completare una doppietta Yamaha nelle FP2.

Nonostante il buon risultato, però, Franco non si fa illusioni: “Siamo tutti contenti al box e un risultato del genere dà morale, ma sappiamo che è solo venerdì e non si può dire di essere effettivamente al top. Ciò che conta è che siamo veloci sia con le gomme nuove che con quelle usate, perciò possiamo essere protagonisti anche in gara”.

Proprio le gomme rappresentano una novità, vista la nuova carcassa delle Michelin: “Le nuove mescole sembra funzionino abbastanza bene sulla Yamaha, ma si avverte una mancanza di grip. Probabilmente, però, la causa è anche la pista ancora abbastanza sporca”.

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E' vero che negli ultimi mesi si è parlato più di altri piloti e meno di me, ma onestamente non mi dà fastidio”, ha poi detto il numero 21 facendo un passo indietro. “Se non arrivano buone prestazioni, è giusto parlare meno e, anzi, questo mi dà la possibilità di lavorare con meno pressione e maggior serenità. Non soffro se resto nell'ombra, a patto che serva per tornare al vertice come sto facendo io, insieme a Fabio (Quartararo, ndr)”.

Infine, non è mancata una risposta a Dovizioso, il quale ha dichiarato che per andare forte con la Yamaha occorre stravolgere il proprio stile di guida: “Onestamente per me non è così, ma forse perchè guido la M1 ormai da anni. Lui arriva da moto ben diverse, perciò è possibile che gli occorrano più cambiamenti per diventare competitivo”.

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