MotoGP, Bezzecchi: “In Qatar tante novità, ma che adrenalina in qualifica!”

MotoGP, Bezzecchi: “In Qatar tante novità, ma che adrenalina in qualifica!”© Luca Gorini

Marco racconta il suo Qatar: "In FP1 ero nervoso, la griglia dura davvero tanto tempo rispetto alla Moto2. La gara? Nonostante la caduta mi sono divertito"

17.03.2022 ( Aggiornata il 17.03.2022 18:38 )

Una nuova sfida chiamata Mandalika attende Marco Bezzecchi, ma la prima volta non si scorda mai. Negli occhi e nella mente del giovane romagnolo infatti c’è ancora il debutto in Qatar, andato in scena appena due settimana fa, dove ha iniziato a conoscere il mondo della classe regina. E a poche ore dalla seconda gara della stagione, ne abbiamo parlato proprio con il Bez.
 
E’ stato davvero emozionante, bello ed anche strano - apre Marco - dato che ancora non ho realizzato del tutto di essere un pilota di MotoGP, anche se oramai sono in pista una settimana sì ed una no (ride ndr). Durante la FP1 ero un po’ nervoso, anche se era solo una prova libera: del resto mi sono trovato in pista con tanti piloti che seguivo alla televisione, il che è figo”.
 
Il primo giorno è stato speciale?

“E’ stato il più duro fisicamente, ma mi sono trovato abbastanza bene, segno che ho lavorato bene durante l’inverno. La pista del Qatar in sella ad una MotoGP è davvero impegnativa, ma altrettanto bella, dato che in due o tre punti si va davvero forte. Ho cercato di fare quello che potevo, per prendere le misure senza esagerare”.
 
Sabato sono arrivate le qualifiche.

“Tra venerdì e sabato ho fatto un grande passo avanti, del quale sono stato molto contento. Dai dati ho capito tante cose, riuscendo ad essere più veloce ed a fare tutto più facilmente. La qualifica è stata una figata, una vera scarica di adrenalina (sorride ndr): mentre ti cambiano le gomme controlli i tempi, poi torni in pista e sai di avere un solo giro per dare tutto. Tra l’altro sono andato abbastanza bene”.

Bezzecchi: "La griglia è particolare, devi stare davvero tanto tempo!"


Ed ecco la domenica, il giorno più importante.

“È stato strano dover aspettare così tanto per correre dopo aver fatto il warm up, mi ha ricordato un po’ le volte in cui con la Moto2 ho corso dopo la MotoGP: è stato strano ed anche sofferente, dato che la domenica hai sempre un po’ di male, anche se è un male bello. La griglia è stata altrettanto strana, dato che devi starci davvero tanto tempo, e puoi andare un po’ dove vuoi (ride ndr), mentre in Moto2 facevo giusto in tempo a togliermi e rimettermi il casco. In gara sono caduto per una cosa che non avevo mai sperimentato, dato che non avevo mai girato vicino a qualcuno, ma mi sono divertito: ho superato un po’ gente giusta, e fatto qualche staccata di livello (sorride ndr)”.
 
Prima di cadere hai messo in mostra un passo invidiabile: solo due decimi più lento rispetto a Quartararo.

“La parte più difficile della gara, ossia la seconda, non l’ho sperimentata purtroppo, ma sono soddisfatto di quanto fatto fino alla caduta. Credo sia meglio esser veloci e fare poi un errore, piuttosto che essere lento e non farne: gli errori capitano, e preferisco averlo fatto in Qatar piuttosto che a Phillip Island, ossia a fine stagione”.
 
I rookie hanno faticato in Qatar. Te lo aspettavi?

“Sinceramente non mi aspettavo di essere io così avanti. Il livello fa paura: i debutanti vanno tutti fortissimo, ma davanti vanno ancora più forte. Non pensavo di tenere il ritmo che ho tenuto nei primi giri, ed ovviamente sono contento. Mi aspettavo che i rookies stessero nelle posizioni di rincalzo, ed io con loro. L’anno scorso Martin e Bastianini hanno dimostrato tanto cogliendo vittorie e podi nella stagione di debutto”.
 
Hai parlato con Di Giannantonio? Del resto è l’altro debuttante italiano.

“Ci ho parlato l’altro giorno, ma non della gara. Dobbiamo migliorare sugli stessi aspetti, quindi ci troviamo d’accordo su tante cose, ma c’è talmente poco tempo che è difficile fare le chiacchere. Devo imparare a gestire meglio le gomme, ed anche come affrontare certe curve con l’anteriore, ma con il tempo credo che si possa fare tutto”.

Cambiamo discorso. Hai iniziato a vedere la serie di Amazon sulla MotoGP?

“Non ancora, ma Pecco mi aveva fatto vedere alcuni spezzoni grazie a qualche conoscenza: sembra divertente, lo guarderò. Io nella prossima stagione? Spero di non doverla fare perché mi vergognerei non poco (ride ndr)”.
 
Ultima domanda. Pareri sull’Indonesia?

“Sarà da capire come risponderò al caldo: sarei contento di ripartire dalle sensazioni avute nei test. L’asfalto nuovo è fatto bene, ma è davvero molto più nero rispetto a quello vecchio. L’aderenza sarà tutto da capire”.

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