GP Indonesia, ecco tutti i lavori svolti per migliorare l’asfalto

GP Indonesia, ecco tutti i lavori svolti per migliorare l’asfalto© motogp.com

L'arrivo del Mondiale nel Paese è un evento molto importante e sono stati curati i dettagli perché possa essere un vero successo

17.03.2022 ( Aggiornata il 17.03.2022 13:18 )

I piloti MotoGP hanno già conosciuto il circuito di Mandalika, in tre giorni di test svolti a febbraio, durante i quali era stato chiesto di migliorare alcuni aspetti della pista. Durante le scorse settimane è stato fatto il rifacimento dell’asfalto e oggi tutto è pronto per il secondo Gran Premio stagionale (ecco gli orari TV). Simon Gardini, direttore generale di Roadgrip Motorsport Indonesia (RMI) ha raccontato i lavori che sono stati svolti e portati a termine, per accogliere nuovamente il Mondiale.

Mandalika e il nuovo asfalto


È stato un lavoro senza sosta quello svolto sulla pista indonesiana, dove sono stati riasfaltati 1.6 km, dove è stata costruita una nuova doppia carreggiata nella parte anteriore del circuito e ci sono stati altri aggiornamenti. Simon ha raccontato: “È andato molto bene. Il risultato che abbiamo avuto ci rende davvero fiduciosi, pensiamo di aver ottenuto il miglior risultato che si potesse avere in un tempo incredibilmente breve”. I lavori sono stati da record: “Normalmente si ha una superficie come questa in tre o quattro mesi prima di un evento, quindi, ora aspettiamo di vedere le prime moto in pista”.

Nel dettaglio ha spiegato: “Abbiamo completato il rifacimento la scorsa settimana, abbiamo fatto tutte le cose giuste in termini di costruzione - rotolamento ecc, tutti i test, livelli controllati”. Un nemico in più è stato il caldo: “Abbiamo dovuto raffreddare la pavimentazione il più possibile. Ci sono state alcune attività necessarie che abbiamo cercato di svolgere la sera, o durante la notte per ridurre gli effetti al minimo".

Il lavoro è stato lungo e complicato e il passaggio finale è stato il seguente: “All'ultimo momento disponibile, abbiamo usato una macchina specializzata nel trattamento delle superfici, acqua ad alta pressione. Così ci siamo sbarazzati del legante di scarto e ogni volta che si vede una strada nuova, si vede che ha un po' di lucentezza perché abbiamo usato una macchina chiamata track jet che applica fino a 2.500 PSI. Ogni notte, la macchina si muove da sola percorrendo 600 metri all'ora. Per fare il 1,6 km di pista abbiamo ripetuto il procedimento 12 volte".

Tanto lavoro fuori e dentro la pista


Il risultato raggiunto è stato quello desiderato: "I nostri esperti di pavimentazione hanno poi testato l'aderenza, rispetto alla superficie non trattata, abbiamo aumentato il livello di aderenza di circa l'80%. Infatti, al momento ha probabilmente più aderenza della parte di pista che non abbiamo riasfaltato. Siamo ansiosi di vedere come andrà e come le due superfici lavorano insieme".

L’impegno è stato grande sul circuito, ma gli sforzi si sono intensificati anche su quello che circonda la pista, per poter accogliere tutti i tifosi MotoGP e rendere tutto all’altezza del grande evento. Gardini ha infatti aggiunto: “Il governo ha lavorato in modo incredibile e ora abbiamo una nuova strada a doppia corsia con un bel paesaggio di alberi e un ingresso al circuito dall'aspetto fantastico con sculture legate al motorsport lungo una sorta di passeggiata. È davvero difficile da credere". Ora non resta solo che sentire il rombo dei motori.

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