Pecco prepara la tappa in Indonesia e prima di riaccendere la sua Ducati ha raccontato il tracciato dal suo punto di vista. Anche il suo capotecnico ha dato una propria lettura
Dopo la sfilata per raggiungere il palazzo del presidente (qui le foto), ormai siamo alla vigilia dell’inizio del Gran Premio d’Indonesia e il pilota ufficiale Ducati Francesco Bagnaia, che dovrà recuperare terreno importante a seguito della caduta del Qatar, ha commentato il nuovo tracciato di Mandalika ai microfoni del sito motogp.com.
“Il layout del circuito è bello, mi piace” ha ammesso Pecco. Per poi aggiungere: “Ha qualcosa che mi ricorda la pista d’Argentina (Rio Hondo, ndr), qualcosa del circuito thailandese (Buriram, ndr), è un bel mix. Ed è molto veloce”. La parola è poi passata a Christian Gabarrini, il suo uomo di fiducia all’interno del box, ovvero il suo capotecnico: “Sarà una sfida dura per me perché abbiamo dei riferimenti che risalgono solo a un test e c’erano condizioni diverse giorno dopo giorno. Certamente conosciamo il tracciato, come sono le curve e tutto il resto, ma guardando al lato tecnico dovremo ricominciare quasi da zero”.
Dal punto di vista del pilota c’è anche un altro fattore da non dimenticare: “Qui fa molto caldo, ancora di più rispetto a Sepang e sarà ancora più difficile percorrere la quantità di giri della gara”. Questo ovviamente influisce anche su altri aspetti, ha spiegato Bagnaia: “È molto impegnativo per le gomme. Il primo settore è buono, perché è la parte veloce del tracciato, così come l’inizio del secondo settore”. Pecco comincia con grinta e motivazione, e un buon sapore in bocca: “Mi è piaciuto il feeling che ho avuto nei test”. Il punto di partenza è decisamente positivo.
Sul delicato equilibrio da trovare Gabarrini ha spiegato: “In gara bisogna essere veloci, ma allo stesso tempo non si possono stressare tanto le gomme, soprattutto su una pista dove non abbiamo tanti riferimenti dal passato. La velocità della pista è un po’ strana perché c’è una parte molto veloce e una parte piuttosto lenta”. La configurazione della pista, almeno sulla carta, potrebbe non sembrare troppo favorevole alla Ducati Desmosedici GP, ma il capotecnico italiano è ottimista: “Dopo la vittoria conquistata a Valencia, siamo fiduciosi guardando a Mandalika”. E le aspettative su Bagnaia non possono che essere alte.
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