MotoGP, Bagnaia: “Mandalika? Il caldo un problema per fisico e gomme”

MotoGP, Bagnaia: “Mandalika? Il caldo un problema per fisico e gomme”© Luca Gorini

Pecco prepara la tappa in Indonesia e prima di riaccendere la sua Ducati ha raccontato il tracciato dal suo punto di vista. Anche il suo capotecnico ha dato una propria lettura

16.03.2022 ( Aggiornata il 16.03.2022 20:26 )

Dopo la sfilata per raggiungere il palazzo del presidente (qui le foto), ormai siamo alla vigilia dell’inizio del Gran Premio d’Indonesia e il pilota ufficiale Ducati Francesco Bagnaia, che dovrà recuperare terreno importante a seguito della caduta del Qatar, ha commentato il nuovo tracciato di Mandalika ai microfoni del sito motogp.com.

La sfida del tecnico Ducati


Il layout del circuito è bello, mi piace” ha ammesso Pecco. Per poi aggiungere: “Ha qualcosa che mi ricorda la pista d’Argentina (Rio Hondo, ndr), qualcosa del circuito thailandese (Buriram, ndr), è un bel mix. Ed è molto veloce”. La parola è poi passata a Christian Gabarrini, il suo uomo di fiducia all’interno del box, ovvero il suo capotecnico: Sarà una sfida dura per me perché abbiamo dei riferimenti che risalgono solo a un test e c’erano condizioni diverse giorno dopo giorno. Certamente conosciamo il tracciato, come sono le curve e tutto il resto, ma guardando al lato tecnico dovremo ricominciare quasi da zero”.

Cosa caratterizza l'Indonesia


Dal punto di vista del pilota c’è anche un altro fattore da non dimenticare: “Qui fa molto caldo, ancora di più rispetto a Sepang e sarà ancora più difficile percorrere la quantità di giri della gara”. Questo ovviamente influisce anche su altri aspetti, ha spiegato Bagnaia: “È molto impegnativo per le gomme. Il primo settore è buono, perché è la parte veloce del tracciato, così come l’inizio del secondo settore”. Pecco comincia con grinta e motivazione, e un buon sapore in bocca: “Mi è piaciuto il feeling che ho avuto nei test”. Il punto di partenza è decisamente positivo.

Il tecnico Ducati sorride verso il GP d'Indonesia


Sul delicato equilibrio da trovare Gabarrini ha spiegato: “In gara bisogna essere veloci, ma allo stesso tempo non si possono stressare tanto le gomme, soprattutto su una pista dove non abbiamo tanti riferimenti dal passato. La velocità della pista è un po’ strana perché c’è una parte molto veloce e una parte piuttosto lenta”. La configurazione della pista, almeno sulla carta, potrebbe non sembrare troppo favorevole alla Ducati Desmosedici GP, ma il capotecnico italiano è ottimista: “Dopo la vittoria conquistata a Valencia, siamo fiduciosi guardando a Mandalika”. E le aspettative su Bagnaia non possono che essere alte.

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