MotoGP, Pol può scavalcare Marc quale leader Honda?

MotoGP, Pol può scavalcare Marc quale leader Honda?© Luca Gorini

In Qatar, Espargarò ha fatto meglio di Marquez. Quello del numero 44 è un diretto attacco all'otto volte iridato: in ballo ci sono il ruolo di prima guida HRC e un contratto da firmare

10.03.2022 17:54

Il Gran Premio MotoGP del Qatar è andato in archivio. Tra i tanti temi, ecco quello relativo a Honda, nella fattispecie il team Repsol HRC, ovvero, la formazione Factory, quella ufficiale della Casa dall'ala dorata. A Lusail le due RC213 V si sono viste, eccome, perché sempre tra le protagoniste del weekend.

Si tratta perciò di una buona notizia per i vertici di Tokio: la moto è competitiva, i piloti stanno imparando a sfruttarla al meglio. I piloti, appunto, come sono andati nel brullo deserto persico? Si potrebbe dire bene, perchè entrambi entrati nella top five finale.

E allora diciamolo: Espargarò è andato benissimo, Marquez bene. Perché benissimo e bene? Cosa ha distinto i compagni di box tra turni di prove libere, qualifiche e gara? Il risultato stesso colto: il numero 44 è salito sul terzo gradino del podio - rimanendo per un po' in lotta per la vittoria - l'otto volte iridato ha concluso quinto, giungendo a quattro secondi da Enea Bastianini. Possiamo dichiarare come Pol abbia fatto meglio di Marc.

Pol Espargarò: "usato sicuro" per HRC, pronto a battere MM93


Ma già lo ha fatto, se guardiamo solo il Gran Premio del Qatar. Sappiamo come Marc sia ancora alla ricerca della miglior condizione fisica - sebbene abbia affermato di non avvertire dolore al braccio durante il fine settimana qatariota - ricercata nella tenuta in gara, fase in cui i piloti sono più stressati che mai.

Pol, invece, è super resistente. E veloce: già lo è stato nei test di Sepang e Mandalika, sia sul giro secco, specialmente sul passo, cioè, nella simulazione del Gran Premio. Il fratello di Aleix (a proposito, gran corsa anche per il portacolori Aprilia) ha martellato, cedendo solo nell'ultimo terzo della contesa.

Questione anche di gomme, mettiamoci una RC213 V completamente nuova, ma il terzo posto non deve essere preso come una delusione, anzi: il catalano è andato forte, risultando al traguardo il miglior hondista del lotto. Marc a parte, Takaaki Nakagami e Alex Marquez hanno sofferto. E basta. Ecco perchè, preso da KTM e un po' abbacchiato, il numero 44 è stato un acquisto da considerare per il futuro. Se si rivelasse lui il portavoce di Casa HRC?

Contratto da firmare: Pol ha più fame di Marc


Attenzione, non intendiamo dire che Marc sia poco affamato. Lo è. Però, Pol ha un motivo in più per avere ulteriore appetito. Si chiama contratto, in scadenza a fine 2022, possibilmente da controfirmare prima che il campionato finisca. E finirà a Valencia, tra 20 Gran Premi esatti.

A tal proposito, il catalano ha fretta e non ha fretta. In che maniera? Nel senso che desidera rimanere in HRC, siglando le negoziazione al più presto. Contestualmente, se la prende con calma, consapevole di almeno tre cose per lui davvero importanti.

La prima: a bordo della RC213 V ci sta benissimo. E non bene, come precisato più in alto. Seconda: nel frattempo ha fatto meglio di Marc, con un podio contro un quinto posto. La terza: a Tokio e dintorni sono spesso attenti e conservativi. Perché buttare via un lavoro ben fatto e ricominciare da capo insieme a un nuovo innesto tutto da scoprire?

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