GP Qatar, Joan Mir: “Con la mia Suzuki ho un rapporto di amore e odio”

GP Qatar, Joan Mir: “Con la mia Suzuki ho un rapporto di amore e odio”© Luca Gorini

I rivali, il calendario fitto di appuntamenti, i miglioramenti della GSX-RR, il maiorchino affronta tutti i temi alla vigilia del primo Gran Premio

02.03.2022 ( Aggiornata il 02.03.2022 12:43 )

Il primo appuntamento MotoGP (qui tutti i 24 piloti che saranno in griglia) è ormai alle porte e la Casa di Hamamatsu si presenterà con la solida coppia composta da Joan Mir e Alex Rins per puntare in alto. Il maiorchino ha centrato l’obiettivo nel 2020 e quest’anno avrà per le mani una GSX-RR più competitiva. A dirlo è proprio lui.

Mir: "Abbiamo avuto un buon potenziale per due anni"


Sono fiducioso che quest’anno la moto funzioni meglio ha raccontato prima di imbarcarsi per il Qatar. I miglioramenti sono tangibili: “Il motore ha più potenza. Penso anche che, non avendo migliorato molto dal 2020 al 2021, il passo fatto al 2022 sia stato più grande. Ne sono convinto”. La lotta al titolo sarà certamente dura, ma il suo approccio resta lo stesso di sempre: “Mi sono sempre concentrato su una gara alla volta e a dare il massimo in ognuna di queste. Quest’anno non sarà un’eccezione. Darò il 100% in Qatar e poi fare lo stesso nelle prossime”.
Ovviamente ci si aspetta tanto da lui e non lo nasconde: “Le aspettative sono alte, per due anni abbiamo avuto un potenziale molto buono. Ogni anno do qualcosa in più e vediamo se possiamo finire l’anno lottando per stare davanti”.

21 gare si faranno sentire


La lista dei rivali è bella lunga: Le Ducati saranno molto forti, soprattutto Pecco penso che sarà un rivale da battere in tutte le gare. Fabio (Quartararo) che ha vinto il titolo l’anno scorso sarà forte. Tornerà anche Marc Marquez, che è sempre uno con cui bisogna sempre fare i conti. Il team Suzuki sarà competitivo”. Il calendario 2022 sarà piuttosto intenso, con 21 gare in giro per il mondo a differenza degli ultimi due anni che sono stati condizionato dalla pandemia da Covid: “Più GP corriamo, più tempo passiamo lontani da casa. Siamo piloti, abbiamo un buon lavoro, ed è chiaro che il nostro problema non è così grande, anche se mentalmente e fisicamente siamo più stanchi.

Quando è in pista, però, Mir non ha occhi che per lei: "Con la mia GSX-RR ho un rapporto di amore odio. Bisogna sempre parlarle perché mi aiuti in gara. Può darmi tanta gioia e tanta tristezza".

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