MotoGP, sfida tra generazioni: giovani e veterani del 2022

MotoGP, sfida tra generazioni: giovani e veterani del 2022© Luca Gorini

La griglia di partenza vedrà ben 19 piloti su 24, sotto i 30 anni. Tra quelli più “vecchi”, gli Espargarò, Zarco, Dovizioso... e anche Marquez che si troverà a fare i conti con 18 piloti più giovani di lui

01.03.2022 ( Aggiornata il 01.03.2022 10:26 )

La stagione MotoGP, che è in procinto di ripartire, vivrà un anno davvero particolare. L'addio alle competizioni di Valentino Rossi a fine 2021, ha lasciato un gap generazionale importante e chiuso un cerchio. In questo 2022 i piloti in griglia saranno 24 e pensate un po'? Tra i più “vecchi” ci sono Andrea Dovizioso, Aleix Espargarò, ma anche Marc Marquez con i suoi 29 anni di età.

Sempre più giovani in griglia di partenza


Sembra impensabile, ma la griglia di partenza della master class, nel giro di due stagioni ha avuto un ricambio importante. Tra i nuovi arrivati e quelli che hanno deciso di abbandonare il campo come Jorge Lorenzo nel 2019 all'età di 32 anni, o come Cal Crutchlow che ha smesso i panni del pilota a 35 anni e Valentino Rossi a 41, l'età di quelli rimasti è scesa notevolmente. E chi si sarebbe mai immaginato che un pilota, ad esempio, come Marc Marquez passasse dall'essere quello che non ha niente da perdere, ad uno dei più anziani in pista? Lo spagnolo ha compiuto 29 anni il 17 febbraio e in questa nuova stagione si ritroverà a dover competere con 18 piloti più giovani di lui. Se guardiamo alle varie età anagrafiche, a superare i 30 anni sono infatti soltanto Aleix Espargarò, Pol Espargarò, Takaaki Nakagami, Johann Zarco e il più “anziano” (ma si fa per dire) Andrea Dovizioso che può guardare tutti dall'alto dei sui 35 anni (saranno 36 il 23 marzo). Questo, per dire che in pista vedremo uno scontro tra giovani e veterani, e non sarà facile capire chi potrebbe avere la meglio.

Che lo scontro abbia inizio!


Tra i più giovani, togliendo i rookie appena arrivati in MotoGP come Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi, Remy Gardner e Raul Fernandez, ci sono piloti come Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia, ma anche Joan Mir, Alex Rins e Franco Morbidelli. La loro esperienza nella master class non è però quella degli esordienti, ma anzi, si sono fatti le ossa nelle passate stagioni arrivando anche a vincere titoli o lottare per il secondo e terzo posto in classifica generale. Insomma, sono arrivati ai piani alti del Motomondiale e si sono subito fatti sentire: un po' come sta accadendo anche in Moto3 e Moto2 dove i giovanissimi rookie arrivano già con un bel bagaglio di esperienza e sono pronti a lottare da subito per il titolo. Da non dimenticare poi, piloti come Jorge Martin ed Enea Bastianini. Nella loro stagione da rookie (il 2021) si sono fatti subito valere e quest'anno saranno nella lotta con i top riders. Ma quindi, cosa possiamo aspettarci? Una stagione in cui saranno i giovani o i veterani a dominare? Perchè chiamare “vecchio” un pilota come Marc Marquez può fare specie, ma sicuramente per lui sarà una stagione in cui avrà più da perdere che da vincere e dovrà rimodularsi per riuscire a lottare con i giovani che lo hanno succeduto e anche scavalcato, nonostante l'assenza forzata per i vari infortuni. La sfida sarà quindi più accesa che mai: i giovani, si sa, hanno tanto entusiasmo e voglia di arrivare, ma i “vecchi”, come anche gli Espargarò, Dovi e Zarco, non sono pronti a mollare. Che lo scontro tra generazioni abbia inizio!

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