MotoGP, Dovizioso: “Yamaha facile? Dipende se vai veloce”

MotoGP, Dovizioso: “Yamaha facile? Dipende se vai veloce”© Luca Gorini

Il forlivese ha chiuso il test di Mandalika in 16esima posizione a 8 decimi dalla vetta, dimostrando un netto miglioramento rispetto alla Malesia, ma per essere veloci come Quartararo ancora non basta  

13.02.2022 ( Aggiornata il 13.02.2022 12:40 )

Si sono conclusi gli ultimi test pre-stagionali della top class in vista dell'esordio in Qatar, e per Andrea Dovizioso i miglioramenti sono stati evidenti, tanto sul giro secco quanto sul passo gara. La differenza rispetto al test di Sepang è stata esplicita, più che altro in termini di sensazioni e di feeling in sella ad una moto che lentamente sta conoscendo.

La posizione in classifica, 16esimo a 8 decimi da Espargarò, non è delle più soddisfacenti, però il pilota Yamaha guarda il bicchiere mezzo pieno, anche se vede nel passo gara l'attuale tallone d'Achille: "Sto migliorando il mio feeling, è andata meglio rispetto alla Malesia, soprattutto in alcune aree della guida, in altre meno. Sono felice di essere stato più veloce, abbiamo provato varie cose di set-up e siamo migliorati. In generale sono felice dei miglioramenti però non sono molto soddisfatto del passo gara, soprattutto in relazione a Quartararo, devo continuare a capire la moto".

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Il test di Mandalika ha dato alcune sensazioni in termini di valori in campo ancora non definitive ma già indicative: "Sono stati giorni molto buoni, ho migliorato in più punti anche se dobbiamo progredire soprattutto nella gestione delle gomme. Ci sono molti piloti veloci, anche se non si capisce benissimo chi sia messo davvero meglio rispetto ad altri, soprattutto con queste temperature molto calde. Sicuramente le due Honda mi sono sembrate molto veloci sul passo, ma anche la Ducati e la Suzuki di Rins". 

Il pilota italiano ha sottolineato poi le maggiori differenze rispetto a Quartararo, in questo momento il riferimento in casa Yamaha: "Fabio è molto più veloce di me in alcune aree della guida come ad esempio nei cambi di direzione, dove è molto reattivo e ha una tecnica molto efficace, anche in Malesia perdevo tanto nei cambi di direzione rispetto a lui. Questo fa si che è più veloce anche nella fase appena prima che poi si protrae fino alla staccata. Io mi sto avvicinando lentamente e in alcuni punti sono anche più forte di lui, tipo in frenata".

Da sempre la Yamaha viene vista come la moto più "facile" da guidare e portare al limite, e il forlivese confermando questa tesi, aggiunge alcuni particolari che gli sono sempre più chiari dopo i 3 giorni di test: "Prima di dire che la Yamaha è una moto facile bisogna valutare 2 cose, sicuramente è più facile alla guida rispetto ad altre moto, sei comodo in sella; ma la situazione cambia in base a che velocità hai in gara, se sei lento diventa tutto più difficile, andare veloce è un'altra cosa".

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