MotoGP, Dovizioso: “Cosa accade in safety commission? Se lo dicessi ridereste”

MotoGP, Dovizioso: “Cosa accade in safety commission? Se lo dicessi ridereste”© Luca Gorini

"E' uno strumento utilissimo, ma immaginate cosa possano produrre 22 piloti chiusi in una stanza. Tutti si presentano arrabbiati e pieni di problemi, poi guardi tempi e sono velocissimi: è comico"

12.02.2022 ( Aggiornata il 12.02.2022 13:40 )

E’ un Andrea Dovizioso sorridente quello che si presenta davanti alla stampa al termine del Day 2 indonesiano, nonostante la 19° piazza finale (a però solo un secondo). Il forlivese racconta con il solito fare analitico la sua giornata, iniziata in modo negativo con una caduta ma migliorata strada facendo.
 
“Oggi ho fatto un bel passo avanti con la moto - racconta Andrea - riuscendo ad essere più veloce sul passo. Mi sono sentito meglio anche sul singolo giro, anche se non ho fatto il tempo a fine giornata avendo alcune cose da provare. Dopo la caduta del mattino il pomeriggio è andata bene, quindi posso essere fiducioso”.
 
Hai “assaggiato” le vie di fuga di Mandalika. Pareri?

“Sono caduto in una curva veloce e sono scivolato per vari metri, per poi iniziare a fare delle capriole in avanti. Diciamo che è stato normale, doloroso ma come sempre (sorride ndr)”.
 
Quartararo si sente più in forma con le gomme usate che non quelle nuove. Vale lo stesso per te?

“Non stento a credere che fosse soddisfatto, dato che il suo passo è ottimo (ride ndr). Ognuno fa un tipo di lavoro diverso, anche per quanto concerne le gomme, quindi è difficile fare comparazioni precise. Fabio certamente ha fatto dei passi avanti, ma anche io, e mi sento migliore sia con gomme nuove che usate”.

Dovizioso: “La safety commision? Utile, ma immaginate cosa possono produrre 22 piloti in una stanza”


Nella tua carriera il time attack non è mai stato il tuo punto forte, e partire indietro con la Yamaha rischia di essere deleterio quest’anno. Sei preoccupato?

“Abbastanza. Mi fa ridere che quando ci riuniamo in safety commission tutti i piloti arrivino incazzati e pieni di problemi, poi guardo la classifica e penso “ma porca puttana che problemi potete avere che siete tutti velocissimi? (ride ndr)”. Comunque sì partire indietro nella MotoGP di oggi è un problema, ma resta fondamentale il passo, perché anche se parti davanti senza quello non vai da nessuna parte. Nella mia situazione quindi la cosa più importante al momento è lavorare sul passo, magari imparando da Quartararo e Morbidelli che hanno più esperienza su questa moto”.
 
A proposito di safety commission, com’è l’aria? Sono diminuiti i piloti arrabbiati per il tracciato o restano la maggioranza?

“Faccio il bravo e non commento cosa accade lì dentro, perché vi mettereste a ridere in tanti. La safety commission è un momento molto importante, che negli anni è servito tanto: negli ultimi anni è cambiata tanto, dato che avendo le porte a tutti i piloti vi sono sempre quasi tutti, quindi prova ad immaginare 22 piloti in una stanza cosa possono fare venire fuori (ride ndr). 22 piloti sottolineo, che è peggio (ride ndr)”.
 
Prima di arrivare in Indonesia avevi parlato con il tuo compagno di cross Rinaldi? Ti sei ritrovato nelle sue parole sul tracciato?

“Ci frequentiamo tanto tra allenamenti e cene, quindi sì. Non era andato molto forte qui ed è strano, dato che nelle piste di percorrenza è sempre stato veloce: credo che questa pista sia stata una bella sorpresa per tutti, anche se non puoi godertela del tutto a causa delle condizioni. Certamente per il weekend di gara le condizioni saranno migliori, anche se ho qualche dubbio sulla pietre: certamente ora seguire qualcuno è doloroso (ride ndr)”.

MotoGP, Quartararo: "Ci manca potenza, sarà dura tener dietro le altre Ducati"
 

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi