Lo spagnolo spiega quanto fosse oltre il limite il tracciato di Mandalika:" La scelta di uscire tutti insieme per pulire la pista mi ha fatto arrabbiare. Penso che ognuno di noi debba decidere liberamente se girare o meno"
Aleix Espargarò - come già fatto a Sepang - è andato forte, parecchio forte, risultando secondo nei test MotoGP di Mandalika solo al fratello hondista Pol Espargarò. L'Aprilia si sta mostrando davvero moto in crescita e prestante, e il catalano la sta sfruttando al meglio.
Tuttavia, a causa di un tr al limite (forse) oltre dell'accettabile, sono esplose le polemiche: "Sinceramente, il tracciato non presentava le condizioni di sicurezza necessarie - spiega - all''inizio, sentendo anche il parere di altri addetti ai lavori, abbiamo pensato di trovare una situazione simile a quella del Qatar, in termini di sporco e polvere, sicché ci siamo detti, okay. Ma, in realtà, la situazione si è rivelata assolutamente insidiosa e peggiore e assolutamente fuori dalla sicurezza richiesta. Ero arrabbiato, perchè la decisione di far entrare tutti in pilota in pista, nell'obiettivo di pulirla, non mi è piaciuta. Con 24 moto la situazione è migliorata, ma non si è risolto il problema".
Aleix punta il dito contro la modalità della decisione: "Non c'erano le condizioni di sicurezza per girare - ripete - la scelta di farci girare è stata insensata, ognuno di noi avrebbe dovuto decidere cosa fare, in autonoma libertà. Nessuno avrebbe dovuto obbligarmi a scendere in pista, le uniche persone che potrebbero farlo sono Massimo Rivola e il Gruppo Piaggio. Altrimenti, se reputo che la pista sia insicura, resto fermo nel garage".
Espargarò torna sulla questione del giorno. Vedere le moto ricoperte di fango - tra cui la sua RS-GP - lo ha contrariato non poco: "Stiamo parlando di test - precisa - non siamo venuti qui per spolverare il tracciato. in parte ha funzionato girare tutti assieme, ma questa, come detto, non è la soluzione ideale".Il disegno è divertente, perché offre cambi di piega e non è poi così complicato da imparare. Però oggi era dura: in effetti, è stato come guidare sul bagnato. La linea ideale era una sola, uscire da lì significa avere bassissimo grip. Comunque, penso che il pubblico si divertirà durante il Gran Premio, perché i distacchi sono veramente risicati".
La concorrenza cresce, ma l'Aprilia non è ferma a guardare. Anzi: "Non ho intenzione di sbilanciarmi - le sue parole - poiché troppo presto. Però il nostro lavoro è eccellente. Se guardiamo la classifica di oggi, troviamo sei Marchi diversi, tra cui Aprilia. Penso che alcune Case rivali, giapponesi, abbiamo preso spunto dalla nostra RS-GP. Credo che la strada sia giusta".
Pure Vinales è andato forte, rappresentando un indizio ulteriore alla tesi di Espargarò: "Maverick si è trovato in testa, in alcuni momenti. Io, invece, ho siglato il mio riferimento migliore nella simulazione gara, pari a 25 passaggi di pista. La moto sta funzionando più che bene".
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