MotoGP, Gardner: "Voglio guidare la moto come Stoner"

MotoGP, Gardner: "Voglio guidare la moto come Stoner"© Gorini Photos

Il figlio di Wayne parla della sua KTM "Dani Pedrosa dice che sia possibile, togliendo i controlli elettronici e in derapata, come faceva Casey"

08.02.2022 18:04

I piloti KTM sono "strani", perchè rimangono in silenzio per giorni, oppure sfoderano parole alle quali è impossibile rimanere indifferenti. Durante i test MotoGP di Sepang ha cominciato Raul Fernandez, parlando delle doti di Dani Pedrosa. Ha continuato più tardi Brad Binder, lamentandosi non poco della RC16.

Si è aggiunto Remy Gardner, a modo suo. cioè, esplicitamente. Il figlio di Wayne ha puntato l'attenzione sulla guida della moto, svelando retroscena interessanti: "Il piano era di iniziare i test senza l'ausilio dell'elettronica - lo ha raccontato a Crash - invece l'abbiamo utilizzata, ma ogni volta andavamo sempre meno. Voglio ancora provare la KTM quando sono in forma, senza il controllo di trazione".

In che senso, quando sarà in forma? Sì, perché il rookie di classe arrivava da infortunio e intervento chirurgico: "Il polso era davvero dolorante - ha sottolineato - Sinceramente, sono sorpreso che abbiamo fatto il test:  quando siamo arrivati ??qui domenica scorsa era ancora neroazzurro e non sapevo se potevo girare. È un miracolo che io ce l'abbia fatta. L'obiettivo era imparare il più possibile. Di sicuro non posso ancora guidare al limite, è difficile per me trovare il limite sull'avantreno quando sto spingendo e non sono nelle condizioni per salvare cose. Però ho imparato qualcosa sulla moto. Per sentirmi meglio basteranno quattro giorni di riposo".

Senza elettronica si può. Se lo dice Dani Pedrosa...


Dani è un sensibilissimo collaudatore, ingaggiato dalla Casa austriaca nell'obiettivo di regalare un salto qualitativo alla RC16. Così sta andando, inoltre, Pedrosa funge da consigliere: "Ne ho parlato con Dani - ancora Remy e l'elettronica - e mi ha detto che è possibile disattivarla, non è un dramma, devi solo stare molto attento con il gas. Ha detto che se ti piace scivolare e girare con la parte posteriore come faceva Casey Stoner,  può funzionare. È qualcosa di interessante per il futuro".

Accipicchia, Remy ha citato un celebrissimo connazionale, cioè, il re dei traversi. Sentite qui cosa aggiunto: "Alla fine, se apri abbastanza il gas anche con l'elettronica, la moto girerà. Il punto è riuscire a trovare ottimali grip e trazione per andare avanti. Inoltre, se la moto non gira con l'anteriore, puoi girarla con il posteriore".

L'australiano lo faceva con la Moto2. Sulla MotoGP è un po' più difficile: "Sì, è fottutamente difficile - conferma, in modo colorito -ci sono molti controlli e penso che sia importante non farsi prendere nel panico di pensare che, quando sore un problema, l'elettronica ci metterà una pezza. Penso che sia importante risolvere questi problemi con la moto e non lanciare che sia l'elettronica a farlo. L'elettronica sarà ancora necessaria in alcuni punti, specialmente con il controllo dell'impennata".

Progressi evidenti per Remy Gardner


Il figlio di Wayne, comunque, appare soddisfatto e fiducioso dei primi chilometri macinati su una MotoGP: "Mi manca l'aggressività in questo momento,  ma non siamo completamente lontani. Di sicuro la posizione non è eccezionale, ma poi tenendo conto di tutto..."

Il più veloce tra i piloti KTM è stato Miguel Oliveira. Gardner ha in lui il primo riferimento: "Siamo solo quattro o cinque decimi da Miguel al momento, quindi non è male. Avrei potuto limare qualcosa qua e là se fossi stato in forma, mostrando poi un altro passo di costanza. Alcune cose le sto anche facendo meglio. Guardare la telemetria aiuta molto. Quando vedi le velocità, puoi vedere le linee, quando dare il gas , quando prendere la moto, per frenare. Ci sono sicuramente molte informazioni che puoi usare per farti aiutare".

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