MotoGP, Rins insoddisfatto dell'holeshot: “Noi e Yamaha siamo indietro”

MotoGP, Rins insoddisfatto dell'holeshot: “Noi e Yamaha siamo indietro”© Luca Gorini

In Casa Suzuki l'abbassatore è stato argomento di insoddisfazione. Lo spagnolo vorrebbe una tecnologia almeno al pari dei suoi rivali, ma anche sulle ali c'è da lavorare

 

08.02.2022 11:26

L'argomento che è balzato in alto nella classifica dei più discussi dopo i due giorni di test a Sepang, è l'abbassatore o holeshot. Dispositivo che avevamo visto in pista già nella scorsa stagione e sul quale Ducati ha fatto ulteriori modifiche per migliorarlo . E c'è chi non è soddisfatto, come il pilota Suzuki Alex Rins, per il fatto di non averne uno simile montato anche sulla sua moto.

Rins: “La velocità c'è”

Rins, dopo i test in Malesia ha espresso un'opinione favorevole sugli sviluppi della GSX-RR, moto che ormai conosce da diversi anni: “Abbiamo fatto un ottimo tempo sul giro, e il ritmo era incredibile - ha spiegato a Crash.net – Quindi, penso che la moto rispetto al 2020-2021 si sia evoluta molto. Per quanto riguarda il motore penso che abbiamo migliorato, per l'holeshot, invece, non è abbastanza

Due passi indietro rispetto a Ducati

E proprio su questo aspetto,quindi, lo spagnolo ha espresso il suo malcontento: “Dobbiamo ancora lavorare su questo dispositivo – ha aggiunto - perché siamo, forse insieme a Yamaha, gli unici produttori che dobbiamo premere il pulsante per utilizzare l'holeshot in uscita di curva. Gli altri, prima di entrare in curva, premono un pulsante ed uscendo dalla curva la moto scende automaticamente. Quindi Suzuki deve ancora lavorare su questo”.

E chissà, a questo punto, cosa penserebbe Rins se sapesse (o forse già lo sa), che Ducati non solo ha fatto scuola a tutte le Case introducendo questo device, ma a Sepang ha portato addirittura un abbassatore automatico. Suzuki, quindi, non sarebbe solo un passo indietro, ma due.

Anche le ali punto dolente

Come se non fosse già abbastanza, c'è un altro aspetto della Suzuki che preoccupa Rins ancora di più: “Penso che la nostra priorità adesso sia migliorare le ali. - ha concluso - Le alette che abbiamo provato erano migliori in frenata, ma non in uscita di curva. Quindi devono continuare a lavorarci su. Dobbiamo migliorare nella prima parte dell'uscita dalle curve lente a marce basse, dove non riusciamo a mantenere la gomma a terra, mentre tutti gli altri ci riescono”.

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