MotoGP, Marc Marquez: “Non ho un passo costante, ma la velocità c'è”

MotoGP, Marc Marquez: “Non ho un passo costante, ma la velocità c'蔩 Luca Gorini

Un'altra mattinata conclusa per l'otto volte iridato, che sta familiarizzando con la moto e ha parlato delle sue condizioni fisiche attuali: “Aver svolto questo test è stato un regalo”

06.02.2022 14:50

L’ottavo posto corrisponde al nome di Marc Marquez nell’ultima giornata di test a Sepang, ad appena due decimi dal primo, e lo spagnolo sta conoscendo meglio, passo dopo passo, la sua nuova Honda. Oltre a imparare qualcosa in più anche sulle sue condizioni fisiche, dopo il lungo stop che ha osservato a causa della diplopia. “Mi sento bene fisicamente, ma ho iniziato il mio allenamento due settimane fa”, ha ammesso.

L'otto volte iridato sorride a fine turno


La mattinata di lavoro non l’ha sfruttata totalmente: “Ho spinto e guidato bene, ma per me è impossibile tenere un passo costante per tutto il giorno. Il programma era quello di guidare sempre, ma ad un certo punto ho chiesto di fermarmi, non stavo guidando nel modo giusto”. L’azione sarebbe poi potuta continuare nel pomeriggio, ma la pioggia ci ha messo lo zampino.

La sua condizioni fisica non è ottimale e il tracciato non gli agevola il lavoro: “È esigente, è il test più difficile. Devo stare in pista e fare tanti giri. Ma sono felice, la velocità c’è, ed è una cosa positiva”. Non è al 100% ma quasi: “La vista è perfetta, perché altrimenti non sarei qui. Per quanto riguarda la spalla ho sentito mancanza di forza, il fastidio è abbastanza stabile”. E in questo 2022 lo spagnolo punta solo in alto: “Stiamo lavorando per lottare per il Mondiale, l’obiettivo sarà quello di provarci fin dalla prima gara, come se fosse il primo titolo”.

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Infine il portacolori Honda ha raccontato cosa ha passato nei mesi scorsi , tanto da arrivare ad amettere: “Aver svolto questi test per me è stato un regalo, qualcosa di inatteso totalmente". Non solo per lui: "Anche il dottore in un certo momento ha scartato l’ipotesi di essere presente, perché era realista. In due settimane poi le cose sono migliorate. Fino alla fine dell’anno vedevo doppio, non potevo neanche andare in bicicletta". Poi ha potuto, finalmente, voltare pagina: "È cominciata la mia progressione. In due settimane non puoi recuperare il lavoro che hai perso in due mesi, ma abbiamo un mese prima della gara del Qatar". Che senza dubbio sarà per lui molto intenso.

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