MotoGP, Meregalli: “La velocità di punta dell'M1 è importante, ma non è tutto”

MotoGP, Meregalli: “La velocità di punta dell'M1 è importante, ma non è tutto”© Yamaha

Questa mattina si è svolta la presentazione della nuova squadra Yamaha Factory e a parlare è stato anche il team manager Maio Meregalli

04.02.2022 ( Aggiornata il 04.02.2022 14:14 )

Questa mattina la squadra Yamaha Factory ha svelato moto e piloti che scenderanno in pista nella stagione 2022. Nessun cambiamento eclatante, né riguardo ai colori della nuova carena dell'M1, né per quanto riguarda i piloti: Fabio Quartararo e Franco Morbidelli saranno le punte di diamante della Casa di Iwata. A parlare della stagione 2022 è stato anche il team manager Maio Meregalli.

Atmosfera serena al box, uguale migliori risultati


Meregalli, per prima cosa, ha lodato la squadra in Blu, parlando della bella atmosfera che si respira al box: “L'ambiente per me è molto importante, - ha detto - così come l'atmosfera che deve essere sana. Lo scorso anno abbiamo fatto un grande passo all'interno del box. I nuovi componenti che sono arrivati si sono ben amalgamati al gruppo già esistente e c'è stata collaborazione come mai prima in passato. Per me questo tipo di relazione e atmosfera che si sono creati sono molto importanti perchè lavorare in un ambiente dove c'è complicità rende tutto più produttivo. C'è da dire che anche i risultati positivi fanno si che l'ambiente di lavoro sia migliore, aiutano molto a divertirsi, l'ho potuto toccare con mano nel 2021”.

Sulla velocità di punta della Yamaha


Ecco quindi, che l'argomento toccato dal team manager Yamaha è stato l'M1 e la sua velocità in pista che in più occasioni ha fatto discutere: “La velocità di punta - ha spiegato - è un'area sulla quale abbiamo lavorato duramente per riuscire a migliorarla. Ma ciò avviene non lavorando esclusivamente sul motore, ma anche su aerodinamica, migliorando l'accelerazione e il grip. Lo scopo è di guadagnare velocità. Lo scorso anno, in ogni caso, siamo stati in grado di vincere gare e lo abbiamo fatto nelle piste più veloci come in Qatar e al Mugello. Quindi che dire, la velocità di punta è importante ma non è tutto. La filosofia Yamaha non è quella di apportare una grossa rivoluzione alla moto, ma cercare di migliorare ciò che già abbiamo. Come è accaduto in passo fare passi falsi comporta grossi problemi, ma abbiamo imparato, quindi andiamo passo passo senza fare grosse rivoluzioni”.

Meregalli: “Mi aspetto tanto da Fabio e da Franco”


Meregalli ha poi parlato dei piloti che scenderanno in pista in questa nuova stagione: “Ciò che mi aspetto da Franco è una rivincita dopo la scorsa stagione. - ha detto - Sono sicuro di vederlo quest'anno al massimo delle sue potenzialità, guidare la moto come di solito lui riesce a fare. Ieri ho parlato con lui e mi ha detto che non vede l'ora di guidare e tornare a piegare come di solito riusciva a fare. Il suo futuro in questa squadra? Siamo sempre in contatto con il suo manager e stiamo lavorando per averlo anche nella prossima stagione, è la priorità numero uno e sono abbastanza sicuro che l'accordo riuscirà a concludersi”. Quindi su Quartararo: “La scorsa stagione Fabio ha fatto un grande passo avanti, soprattutto a livello mentale in quanto è riuscito a gestire la pressione in modo impeccabile, lui sa bene cosa vuole. Come ho detto riguardo alla squadra, lui è uno che scherza ma anche uno molto serio. A mio avviso in questa stagione vorrà ripetere quanto fatto nel 2021, facendo ancora meglio. Quello che ci aspettiamo da lui è lo stesso che ci aspettiamo da Franco, entrambi sono piloti forti, quindi punteremo a fare ancora meglio dello scorso anno anche se non sarà facile”.

Infine sui due piloti del team WithU RNF Yamaha, Andrea Dovizioso e Darryn Binder: “L'esperienza di Dovi è molto importante - ha concluso - perchè viene da un'altra Casa costruttrice e ci aspettiamo che con il suo aiuto potremo migliorare la nostra moto. Mi aspetto che Dovizioso sia costante nei risultati, mentre Binder dovrà imparare molto durante la stagione, non sarà facile per lui dato che dalla Moto3 è arrivato in MotoGP, ci vorrà tempo”.

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