MotoGP, Quartararo: “Con o senza Marquez, per me non cambia nulla”

MotoGP, Quartararo: “Con o senza Marquez, per me non cambia nulla”© Luca Gorini

Fabio ha spiegato che, assente o presente l'otto volte iridato, non cambierà atteggiamento: "Parto per vincere ancora il titolo, con Marc in pista o meno. La pressione? Ho visto lo psicologo l'ultima volta due anni fa"

04.02.2022 13:24

In primis, la presentazione del team Yamaha Monster Energy MotoGP, poi le interviste di rito. Nella squadra direttamente legata alla Casa di Iwata, Fabio Quartararo è la prima punta, poiché iridato in carica. Il francese ha vinto il tiolo lo scorso anno, gestendo pressione e, contestualmente, mettendo pressione al reparto corse dei tre diapason. 

Attriti, incomprensioni e tensioni da smaltire? In tal senso, il ventiduenne di Nizza ha voluto sottolineare alcuni punti: "Io ho semplicemente chiesto di essere più competititivi - precisa - non è stata una questione di fastidio o pressioni nei confronti di Yamaha o con qualcuno. Nella squadra siamo come una famiglia, l'atmosfera nel box è molto bella e, anche se loro mi conoscono già bene, sanno quanto io lavori per risolvere eventuali problemi. Niente è cambiato, tutto è in ordine e positivo".

Sicché, tutto a posto per El Diablo e staff nero-blu. La seconda domanda riguarda i miglioramenti da compiere quest'anno. Quali e in cosa consistono? 

"Intanto, non penso che ci sarà una pressione extra da gestire - gli era stato chieso se, invece, la pressione sarà più massiccia - nel 2021 ho realizzato un sogno nato quando ero bambino, non tutti i piloti possono dire di avercela fatta, io ho vinto il titolo, quindi non penso che dovrò sopportare ulteriore peso sulle mie spalle. Avrò dalla mia una cresciuta motivazione: ho provato la sensazione di essere Campione del Mondo, ma adesso ne voglio ancor di più".

Un collega martella, nuovamente, sulla questione pressione. Quartararo ha aggiunto: "Non ci sarà una pressione più alta da gestire. A parte il fatto che tutti ce l'hanno, però io sono il titolato in carica, perciò non mi stresserò ulteriormente. Farò solo quello che voglio fare: vincere ancora. Rispetto al 2021, anno in cui mi trovavo su una moto nuova e in un team da scoprire, adesso difendere il titolo non arrecherà un peso maggiore alla mia stagione".

Piscologo? No grazie


Fabio, dopo aver risposto per la terza volta sul tema pressione, ha aggiunto un dettaglio interessante: "Non ho mai lottato o tribolato per gestire la pressione - di nuovo - chi pensa che io abbia frequentato uno psicolodico, deve sapere che l'ultima volta fu nel 2020, tanto tempo fa. Da lui ne ho tratto motivazione, durata fino a oggi. Fu un cosa molto importante recarmi dallo psicologo, perché ne ho guadagnato in termini di motivazione. Non penso che ci sarà una pressione maggiore da sopportare".

Per il campione in carica, la seduta fu rivelatrice e preziosa: "In passato ho dovuto gestire la mia rabbia, specialmente quando non ero veloce, ecco il motivo della visita dallo psicologo. Ma oggi non mi arrabbio più per le cose piccole, ho lavorato sulla mia psicologia. Tante cose sono da gestire, lo so, tuttavia al momento non avverto una pressione extra".

Futuro ancora da definire per Quarta e M1 (possibilmente) più potente


Come avrete letto, nelle videochiamate Zoom si ripetono tre o quattro volte le stesse domande, c'è chi invece è saltato di palo in frasca.

Hai chiesto a Yamaha più potenza dal motore? L'avrai o ancora non lo sai? 

"Verificherò domani se la M1 abbia maggior potenza disponibile. Per quanto riguarda il futuro, voglio assicurarmi la miglior soluzione possibile. Ho confidena che tutto sarà sistemato presto, malgrado io non abbia adesso la voglia di pensare al mio futuro. Devo solo dare il meglio in sella, poi si vedrà".

Guarderai i tempi di Marc Marquez o starai attento solo a te stesso? Ecco il quesito posto al neo iridato: "Non guarderò cosa farà Marc, nemmeno lo farò con Bagnaia e tutti gli altri. L'unica cosa che potrò fare, è badare a me stesso. Vedrò di essere il più veloce possibile, certo monitorerò la situazione dei tempi, senza però porre l'attenzione su un nome di un rivale o su un altro. Prima ci sono io, poi gli altri. Ovviamente, i crono sul giro contano, ma io devo fare bene il mio lavoro. Ci sarà anche la Malesia a seguito di Sepang, proverò a tracciare la mia strada, risultando più competitivo che posso".

Chi sbaglia, impara


Cosa ha fatto Faio nel 2021, per arrivare a ottere il risultato massimo della classe regina? Errare humanum est: "L'anno scorso non ho fatto niente di particolare, se non capire la moto e lavorare con la squadra. Certo, ho creduto in me stesso, imparando che sia la cosa principale da fare. Sapevo che avrei imparato sbagliando, infatti è andata così: ho sbagliato e imparato. Ho compiuti passi in avanti, questo è ciò che conta".

Sarà importante avere un Marquez costantemente al top? Per la MotoGP, di sicuro, per il francese, lo dice lui: "Per me poco cambia, il mio stato d'animo sarà lo stesso, che lui ci sia o meno. Mi chiedono sempre se sarà diverso non avere più Valentino Rossi, io dico che, comunque, ci sarà da impegnarsi allo stesso modo. Sono contento che Marc ci sia, sappiamo bene quanto lui abbia sofferto per gli infortuni patiti e le assenze registrate. Sono felice che Marquez ci sia. In quanto Rossi, Valentino si è ritirato in modo normale, cioè, alla fine della carriera e senza forzature. Sono due situazioni diverse: sapere che Marquez ci sarà mi piace".

 

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