MotoGP, Bezzecchi: “Ho fatto il rodaggio, incredibile toccare certe velocità”

MotoGP, Bezzecchi: “Ho fatto il rodaggio, incredibile toccare certe velocità”

"Ho lavorato tanto sulla posizione in sella come suggerito da Marini e Ducati, oltre a provare alcune cose rimaste indietro da Jerez", ha detto il rookie dopo la prima giornata dello Shakedown

31.01.2022 ( Aggiornata il 31.01.2022 13:49 )

Non si può parlare di primo giorno di scuola per Marco Bezzecchi, ma la prima giornata di test a Sepang ha sempre un sapore speciale, specie per un debuttante alle prese (per citare la grafica del suo casco test) con la “motoscuola” by VR46.
 
“E’ stata una prima giornata buona nel complesso - racconta Marco - dato che mi sono sentito a mio agio in sella. Sul rettilineo ho toccato delle velocità incredibili, intorno ai 330 km/h, ma è stato meno impressionante di Jerez, dove era tutto nuovo e la pista era più stretta. Non ho fatto tanti giri, perché voglio conservare le energie per i prossimi giorni, specie per le due giornate di test ufficiali in cui vi saranno tutti i piloti”.
 
L’aspetto legato alla condizione fisica è cruciale in quel della Malesia, ma il primo approccio sembra avere dato buoni riscontri.
 
“Fisicamente mi sono sentito bene, quindi pare che il lavoro fatto durante l’inverno sia stato corretto, anche se siamo solo al primo giorno e non ho fatto tanti giri. Sia io che il team volevamo fare un rodaggio oggi, senza spingere troppo, ma certamente è faticoso dato che serve tanta forza per guidare questa moto. Nel complesso l’impatto non è stato sconvolgente”.

Bezzecchi: “Importante lavorare sulla posizione in sella”


Parlando invece del lavoro svolto Marco si concentra sulla posizione di guida, cosa che anche in passato ha tenuto in scacco vari piloti Ducati.
 
“Ho provato alcune cose che non ero riuscito a provare a Jerez, ottenendo buoni riscontri. In particolare ho lavorato sulla posizione in sella, cosa molto importante sulla Ducati come suggeritomi anche da Luca: Ducati stessa ha sottolineato la cosa, quindi è stato importante farlo. Domani penso che invece lavorerò sulle gomme, e su altre cose che ancora non so”.
 
In generale per il romagnolo le novità non mancano, a partire dal diverso tipo di lavoro da fare in un box della classe regina.
 
“Il fatto di avere due moto fa strano, ma in generale c’è molto più lavoro da fare, e tanti dati in più da controllare. Il lavoro di base è lo stesso, ma in MotoGP è tutto estremizzato quindi è tutto più complicato, ma nel box il clima è quello giusto. Ovviamente oggi non c’era il nervosismo di una FP o di una qualifica, ma servirà essere bravi anche in quei frangenti”.
 
L’ultima battuta Bez la dedica alla scelta del nome Marianna (e mariAnna) per le sue due GP21, ed alla necessità (per ora) di non guardare i risultati degli altri.
 
“Ho scelto il nome Marianna per le mie moto perché è un nome composto: non volevo dargli due nomi diversi, dato che sarebbe stato come avere due ragazze, il che è strano, così insieme alla mia ragazza ho scelto questo nome. Confronti con gli altri? Credo sia ancora presto per fare delle comparazioni con gli altri debuttanti. Ora penso sia importante portare avanti il mio piano di lavoro, mentre più avanti sarà importante anche fare dei raffronti”.

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