Moto2, Vietti per il titolo, Acosta per sorprendere: i migliori prospetti del 2022

Moto2, Vietti per il titolo, Acosta per sorprendere: i migliori prospetti del 2022© Getty Images

La categoria di mezzo da anni sforna talenti, basti pensare a Morbidelli e Bagnaia, campioni rispettivamente nel 2017 e 2018 e oggi protagonisti assoluti della MotoGP. E anche la prossima stagione non mancano i piloti da tenere d'occhio

03.01.2022 ( Aggiornata il 03.01.2022 15:26 )

Sono ormai anni che la Moto2 prepara i giovani talenti all'approdo in top class, in molti sono diventati protagonisti in MotoGP: da Quartararo a Mir, passando per Bagnaia, Morbidelli, Martin e Bastianini. La stagione appena conclusa ha portato alla ribalta Raul Fernandez e Remy Gardner, dominatori assoluti durante tutto l'arco del campionato, tanto da attirare le sirene del team KTM Tech 3.

Senza di loro la classe di mezzo si prepara ad una stagione sulla carta senza favoriti particolari, anche se sicuramente piloti come Lowes, Augusto Fernandez e Aron Canet, oltre al nostro Vietti, saranno davanti.

Celestino Vietti il riferimento italiano, Acosta subito veloce


Ma quali saranno i piloti da tenere d'occhio per la stagione che verrà? La scelta è ampia e l'equilibrio è intuibile, dal momento che i primi 3 classificati della stagione appena conclusa sono passati tutti in MotoGP, insieme a Fabio Di Giannantonio.

Le aspettative non possono essere che alte per Celestino Vietti, forse il pilota più pronto tra i giovani per fare il salto di qualità definitivo. La fine del campionato 2021 ha dimostrato una crescita tecnica e mentale netta da parte del pilota VR46, infatti in molti lo danno come favorito seppur sia solo alla seconda stagione di Moto2. Il suo compagno di squadra sarà Niccolò Antonelli, che dopo ben 10 stagioni in Moto3 compie il salto nella categoria di mezzo. In molti non ritengono che il 25enne di Cattolica possa essere tra i più veloci, ma il suo stile di guida potrebbe invece ben adattarsi alla Moto2. Un pò lo stesso discorso valido per Romano Fenati, che torna nella classe di mezzo dopo esserci stato nel 2018, in cui, prima della rinomata squalifica, stava facendo intravedere buone qualità.

Se Vietti è forse il giovane più pronto per far bene, ci sono altri piloti, ancora più giovani dell'italiano, dotati di un potenziale tecnico davvero elevato. Parliamo innanzitutto di Pedro Acosta, probabilmente l'osservato speciale dell'intera stagione; lo spagnolo ha vinto il suo primo titolo mondiale nel suo anno debutto, all'età di 17 anni, studiando da predestinato. Anche nei primissimi test di Jerez, dominati da Vietti, il giovanissimo spagnolo è andato forte, fermandosi ad un secondo dalla vetta e dimostrando delle doti caratteristiche di un potenziale fenomeno.

Aldeguer e Gonzalez pronti a sorprendere


Non possiamo dimenticarci di Tony Arbolino, che come Vietti ha colto un quarto posto come miglior risultato nel suo primo anno in Moto2. Il pilota milanese dall'indubbio talento è chiamato al salto di qualità, in una stagione in cui ha tutte le carte in regole per lottare per la vittoria sin da subito. Stesso discorso, se non di più, per Ai Ogura, una delle sorprese della scorsa stagione in virtù dell'ottava posizione finale in campionato e del secondo posto del GP d'Austria, risultati ottimi per un rookie; il giapponese potrà sicuramente essere tra i contendenti al titolo insieme a Vietti, Lowes, A. Fernandez e magari qualche rookie.

Come ad esempio Fermin Aldeguer, rivelazione dei test di Jerez di novembre; il giovanissimo spagnolo è il campione europeo della Moto2 e a soli 16 anni ha impressionato per le prestazioni mostrate nelle 8 gare al quale ha preso parte nel 2021. Un altro talento molto promettente è Manuel Gonzalez, proveniente dalla Supersport dove ha fatto intravedere grandi qualità, il 19enne spagnolo correrà nel nuovo team targato VR46, un ottimo contesto per coltivare il talento.

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