Petrux: “Rossi comprò il motorhome da mio padre, poi duellammo per le vittorie”

Petrux: “Rossi comprò il motorhome da mio padre, poi duellammo per le vittorie”© Milagro

Al Ricardo Tormo, Danilo disputerà l'ultima gara di carriera nella top class: "Da bambino sognavo di conquistare il Mondiale, ma ho trovato piloti migliori di me. Partii ultimo, imparando qualcosa da tutti. La Dakar? Una delle mie tante pazzie"

11.11.2021 19:14

Per Valentino Rossi il Gran Premio di Valencia sarà l'ultimo di carriera, e pure per Danilo Petrucci. Il ternano, 31 anni, completerà l'esperienza in MotoGP, dandosi poi ai rally. Per il pilota KTM, si chiude un pagina e se ne apre un'altra: "Malgrado le corse 2021 siano state ricche di sfortuna - il suo attacco -  il mio percorso agonistico è da ritenersi bello. Dieci anni fa nessuno mi conosceva, io avevo poca esperienza, ma ho fatto molta strada, divertendomi. Nel 2020 ho lottato, pensando ad altre opportunità per divertirmi".

Tante le avventure, in sella e non solo. Petrucci trova le seguenti parole per descriverle: "Magnifico confrontarsi coi migliori piloti del mondo - svela - vincere delle gare è stato qualcosa di incredibile. Da bambino sognavo di conquistare il titolo mondiale, però ho trovato piloti migliori di me. Ma nel 2019, aver ottenuto il successo al Mugello, in na giornata bellissimo. Però non mi ricordo quella emozione, poiché troppo forte per me. In Italia avevo molte aspettative, ma dopo il traguardo ricordo poco. A Le Mans, invece, ho apprezzato tutto, godendomi il momento".

Futuro targato Dakar e KTM


Danilo passerà da asfalto a terreni naturali. Una bella differenza, da lui parecchio gradita: "Adesso ci sarà la Dakar, grazie a KTM. In MotoGP ho avuto difficoltà, a causa della mia taglia e del peso. Per mantenere il livello ho tribolato. Nella Dakar sarò uno dei giovani e proverò a essere competitivo, magari non subito, tra qualche anno dai".

Consapevole di partire da zero o quasi, Danilone parte con l'atteggiamento giusto: "La cosa più importante da imparare nella Dakar? Tutto. In una settimana di prove, ho macinato più chilometri di quanti ne abbia percorso in un anno di MotoGP. Sarà tutto nuovo per me, ho della abilità da punto di vista della guida. Devo capire bene come poter sfruttare la parte di navigazione: tra i cordoli si ragiona in millimetri, nei rally in chilometri. Non si può sapere cosa potrebbe accadere. Dopo la Dakar, io e KTM ci siederemo a un tavolo, parlando dei progetti futuri. Vedremo".

La famiglia Petrucci, costantemente vicina al pilota, come ha preso la novità di Danilo? Lo spiega il diretto interessato: "Loro sanno che sin da bambino ho sempre fatto follie. Papà e mamma si sono sacrificati, perciò sono contenti nel vedermi che farò quello che mi piace. Vedo la cosa dall'esterno. Non so come ragionerò quando sarò padre, perché il mondo del motosport da fuori mette spavento. I miei mi hanno sempre lasciato libero, sanno che andando alla Dakar sarò pazzo".

Il rapporto con Valentino Rossi


Interessante l'aneddoto sfoderato da Petrucci: "Rossi comprò il suo primo motorhome da mio padre, quindi venne a casa mia. Lo conosco da molti anni, ancora prima di quando cominciò a essere il campione che è. Dico quanto sia stato bello lottare con Valentino, per esempio nel 2017 ad Assen. Poi, abbiamo duellato per vittorie e sedicesimi posti, addirittura".

Domenica sarà l'ultima per il nove volte iridato. Il pensiero del ternano è questo: "Valentino vorrà fare la sua gara, come è giusto che sia. Un bel podio sarebbe una cosa positiva per lui. Ci sarà il giro d'onore, ma vorrà una corsa normale, corretta, come è nel suo spirito".

Ci sarà la possibilità di vedere Petrux in azione tra i cordoli? Ancora non ha deciso: "Non so. Avevo pensato di concedermi un break, perché le corse in moto prevedono sforzi molto alti. Mi sono detto di passare a qualcosa in cui si debba gestire minor pressione. In MotoGP, quando i risultati non arrivano, è difficile spiegare agli altri e a sé stesso i motivi. Adoro le moto, non so che mi accadrà. Al momento sono felice di poter andare alla Dakar. non so che farò nel futuro".

Rivelazioni personali del Petrucci ragazzo


Danilo ha dato un gran gas, lo abbiamo visto durante tutto il suo percorso a due ruote. Inoltre, ha sempre avuto un atteggiamento propositivo, confermato in conferenza stampa a Valencia: "Ho sempre provato a prendermi alla leggera, dicendo sempre la verità. Forse era un problema, perché in questo mondo non si può sempre dire la verita".

Dire il vero è un bene o un male? Dipende: "Ciò mi ha penalizzato, forse ho parlato troppo, a volte. Ripensando a tutto, forse avrei potuto vincere prima. Ho dato il massimo, mi sono divertito, evitando la retorica. Sono sempre stato me stesso, cosa molto positiva. Dieci anni fai partii dall'ultima posizione, sicché tutti mi hanno insegnato qualcosa. Pure adesso, perchè sono tornato sul fondo. Quindi, ho sempre qualcosa da imparare dagli altri. Nella MotoGP si deve apprendere da tutti".

Jack Miller scherza sul suo futuro: "Finirò grasso, a guidare il trattore"

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi