Il pilota KTM ha parlato della gara che lo attende e ha detto di essere ottimista dato che correrà in casa: “Abbiamo tutte le ragioni per ottenere un buon risultato"
Il tracciato di Portimao è molto particolare e se gran parte dei piloti hanno imparato a conoscerlo soltanto dalla passata stagione, per un pilota non ha segreti. Si tratta di Miguel Oliveira, vincitore su questa pista proprio nel 2020 e che in occasione di questo fine settimana, tenterà ancora una volta di conquistare il gradino più altro del podio.
“Chiaramente sono qui nel Gran Premio di casa con una mentalità diversa rispetto a quando abbiamo corso sempre in Portogallo all'inizio dell'anno - ha spiegato Miguel in conferenza stampa -. Ad aprile avevamo diversi problemi e le condizioni erano diverse, non c'era niente che andasse nella direzione giusta. Adesso, anche se a Misano non ci sono stati risultati, la direzione era quella giusta e la chiave per domani sarà riprendere da lì e chiudere bene con le ultime due gare della stagione”.
Oliveira, quindi non può che essere ottimista: “Per questo weekend abbiamo le ragioni per ottenere un buon risultato - ha aggiunto -, dipenderà da tante cose, ma la condizione giusta c'è, siamo ottimisti. Certo, a tutti i piloti piace questo circuito, tutti sono veloci, quindi dobbiamo capire le traiettorie giuste e le cose da gara.”
E per il pilota KTM sarà la gara di casa che potrà disputare per la prima volta davanti al pubblico: “Sarà una bellissima sensazione, è la prima volta che gareggiamo nella gara di casa con il pubblico, sarà bello vedere le tribune, vedere i colori e la gente, spero che si divertiranno e si godranno la MotoGP”.
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In conferenza stampa è stato poi chiesto a Miguel Oliveira cosa vorrebbe di diverso sulla moto: “Vorremmo migliorare un po' su tutti i fronti, - ha spiegato - abbiamo dei punti di forza, la velocità non è delle peggiori e per il prossimo anno ci concentreremo tanto sul telaio. E' proprio su questo aspetto che abbiamo bisogno di più agilità e aderenza al posteriore”. Infine, una riflessione su come sia cambiata la sua stagione da dopo la caduta nel GP della Stiria: “La caduta è stata fondamentale – ha concluso - perchè non è un danno che è venuto a me ma ha portato anche dei limiti nelle mie capacità di guida. Il polso destro era sensibile, non c'era modo di accelerare il recupero e il processo è anche rallentato essendo sempre in sella. Mi ha dato qualche limitazione in più anche se la moto non è stata perfetta, tante volte con la guida avrei potuto superare le difficoltà ma da quando mi sono fatto male è andata peggio”.
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