MotoGP Americhe, Petrucci: “La pista non è migliorata in questi due anni”

MotoGP Americhe, Petrucci: “La pista non è migliorata in questi due anni”© Milagro

"L'asfalto ha davvero poco grip. È vecchio e ha anche molte crepe", racconta Danilo al termine del primo turno di prove, parlando anche degli impegni che lo attendono in vista della Dakar

01.10.2021 ( Aggiornata il 01.10.2021 20:54 )

Si sono viste ben ben KTM in Top10, nel primo turno di prove libere del GP delle Americhe. Un segnale positivo per la Casa di Mattighofen e anche per Danilo Petrucci, che pur avendo mancato i primi dieci ha chiuso la sessione in 13esima posizione.

"È stato un turno, specialmente all'inizio, abbastanza complicato da capire, perché era da più di due anni che non venivamo su questa pista e di sicuro non è migliorata - ha spiegato il ternano -. Sono peggiorate un po' le buche e gli avvallamenti e poi abbiamo notato, sul bagnato, che dove l'asfalto è vecchio c'è davvero poco grip. Dove è nuovo c'è grip, però ci sono gli avvallamenti".

KTM competitiva, ma il meteo è un'incognita. Tranne che per Marquez


"È stato un buon turno, però. Nel finale ho provato a cambiare la gomma davanti, ma non c'era più tempo, quindi sono abbastanza contento del feeling sul bagnato, ma non so se sarà bagnato, o cosa", continua Danilo che, sul bagnato, ha trovato la sua KTM piuttosto competitiva. "Diciamo che il nostro problema in generale è la velocità. Qui ci sono un paio di accelerazioni molto forti e lì soffriamo un po'. Per il resto, per quello che ho visto, non si è comportata male. Ci sarà come al solito da lottare, però dipenderà comunque dal turno del pomeriggio, se riusciremo a girare sull'asciutto. Ormai le previsioni non le guardo più (ride ndr).

La pista asciutta potrebbe cambiare i valori in campo, o il "Re di Austin" sarà sempre Marc Marquez?

"Qua Marquez, tranne che nel 2019, ha sempre vinto e quell'anno era anche in testa prima di cadere. Sicuramente, qua è il pilota da battere - dice Petrux convinto -. Per il resto, è abbastanza difficile fare una previsione preché l'asfalto ha davvero poco grip. È vecchio e ha anche molte crepe, che non avevo mai visto in una pista. Hanno portato delle gomme diverse dal 2019, quindi, non saprei. Però mi aspetto che Marc sarà molto veloce".

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Dopo Austin, iniziano i preparativi per la Dakar


Se per il Circus della MotoGP questa stagione è ormai agli sgoccioli, ben diversa è la situazione di Petrucci, che già comincia a preparare quella che sarà la sua prima Dakar.

"C'è un programma bello pieno: invece che finire a metà novembre, finisco a metà gennaio. Ci sono tante cose da fare - racconta Danilo -. Devo andare un paio di volte nel deserto, prima di cominciare la Dakar. Prima di Misano dovrò fare un po' di scuola di navigazione. Prima di Portimao dovrò tornare nel deserto, quindi è un programma bello pieno e unico, perché nessuno ci ha mai provato. Mi incuriosisce molto". 

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