Motomondiale: la carriera dell'istrionico Graziano Rossi

Motomondiale: la carriera dell'istrionico Graziano Rossi© GpAgency

Graziano Rossi, 67 anni compiuti ieri, ha corso per diverse annate nel Campionato Mondiale, distinguendosi per la sua verve dentro e fuori la pista. Una filosofia di vita proseguita da Valentino qualche anno dopo

15.03.2021 10:04

Graziano Rossi, nato a Pesaro il 14 marzo 1954, è per tutti "il papà di Valentino", il progenitore di uno dei più grandi talenti che il motociclismo abbia mai visto.

Rossi senior è stato a sua volta pilota del Motomondiale, con sei stagioni all'attivo tra il 1977 e 1982. Compito certamente non facile, quello di affacciarsi alla ribalta mondiale assieme a gente del calibro di Virginio Ferrari, Franco Uncini e Marco Lucchinelli, ma che il marchigiano ha saputo svolgere togliendosi qualche soddisfazione.

La carriera


Graziano debutta nella classe 500 nel corso della stagione 1977, in sella a una Suzuki privata. Si classifica 13° al Gran Premio delle Nazioni, a Misano, prima di continuare il suo impegno con la stessa moto anche nella stagione successiva.

Il 1978 si conclude con il 16° posto nella classifica generale, frutto di qualche piazzamento (il migliore nel GP di Francia, dove si classifica 6°) e 7 punti conquistati. 

L'anno migliore per Graziano è il 1979, annata in cui diventa padre di Valentino (16 febbraio). In sella alla Morbidelli sfiora il titolo mondiale nella classe 250, grazie a tre vittorie consecutive ottenute in Jugoslavia, Olanda e Svezia. I sogni mondiali di Rossi si infrangono a Silverstone, dove Graziano si stende nel tentativo di superare un doppiato mentre era in testa alla gara. Chiuderà il Mondiale in terza posizione, alle spalle dell'iridato Kork Bellington e Gregg Hansford. 

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L'incidente del 1982


Il pesarese continua a correre fino al 1982, ma la sua carriera viene condizionata da due incidenti. Il primo risale al 1980, annata trascorsa nel team Gallina, quando un grave incidente stradale penalizza il suo rendimento stagionale; il secondo è datato 1982, stagione in cui si rende protagonista di una rovinosa caduta durante il round di Imola del CIV 500.

È qui che termina la carriera di un pilota sopra le righe (la leggenda narra che si aggirasse per le strade di Pesaro con una gallina al guinzaglio) più incline allo show in pista che al risultato. Uno spettacolo che il figlio Valentino metterà in pista, tra gag e risultati, nel decennio successivo.

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