Jack ha concluso con ll tredicesimo tempo la seconda giornata di Losail: "Però la mia Desmosedici va benissimo nei settori 1, 2 e 4. Il passo gara è stato buono, anche se possiamo ancora migliorare"
Diversamente da ieri, Jack Miller non ricopre la vetta della classifca di Losail. Nel secondo giorno di test MotoGP, l'australiano non ha sparato il colpo secco, preferendo scaricare una raffica. Ovvero, la simulazione di un Gran Premio: "Ho provato il passo gara - conferma - usando le gomme medie e la nuova carenatura. Dovevamo fare alcune prove con le temperature di aria ed asfalto. Nella pausa abbiamo controllato alcune cose ed i ragazzi hanno potuto cambiare lo pneumatico posteriore. La gomma soft usata ieri ha fatto circa sette giri. Abbiamo riempito il serbatoio di benzina e montato due coperture fresche, poi ho provato la simulazione gara di 21 o 22 passaggi".
Un piccolo disguido per Jackass, poi un ritmo costante: "In Curva 4 ho completamente perso l'anteriore - svela - era il decimo giro. Però, sono riuscito a tenere la moto e da lì in poi mi sono stabilizzato sull'1'54-55 di passo. Solo nelle tornate finali il tempo sul giro si è alzato troppo. La gomma posteriore usata, nella parte destra non era consumata in maniera omogenea, perciò dobbiamo lavorare su questo aspetto".
Jack è grintoso ma sa, all'occorrenza, adeguarsi a momenti e circostanze: "Ho provato a guidare il più pulito e morbido possibile - racconta - ma quando si è in gara non si pensa a come reagiscano le gomme. Si pensa a spingere al massimo e basta. Nei test, quando si prova il passo, non si tratta di una vera gara, però provato lo stesso ad essere più lineare possibile. Ci sono varie cose su cui si può lavorare, direi che il passo gara sia stato abbastanza veloce. Siamo piuttosto contenti di quanto fatto, perché il giro migliore è arrivato al qundicesimo passaggio".
Gli è stato chiesto se sia normale che i tempi sul giro calino negli ultimi passaggi. Il pilota della Rossa ha risposto così: "Qui accade sempre. Non sono preoccupato, è normale, perché si usa spingere immediatamente. Oggi la moto è sembrata buona, facile da guidare. Questa pista è probante, ma la Desmosedici ha reagito bene. In sella mi sento comodo, penso di essere un tuttuno con la mia Ducati. Si può lavorare sul terzo settore, il nostro tallone d'Achille. Nelle Curve 10 e 11 devo capire cosa fare di diverso, lì è un problema di Ducati. Ma non mi posso lamentare: la moto funziona bene nei settori 1, 2 e 4".
Come è la DesmosediciGP ufficiale? A Jack Miler sta piacendo parecchio: "Sto provando a fare del mio meglio e tutto quello che posso, rimanendo tranquillo, adattandomi alla nuova squadra. Sono contento di quanto realizzato sinora, ma solo in gara capiremo come abbiamo lavorato in questi test".
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