Test Qatar MotoGP, Petrucci: “A Tech3 non manca nulla rispetto al team KTM”

Test Qatar MotoGP, Petrucci: “A Tech3 non manca nulla rispetto al team KTM”

"Mi sono goduto le 24 ore di isolamento. Ho seguito una scheda di allenamento molto intensa per tornare in forma, non passavo una giornata senza esercizio da dicembre. Non vedo l'ora di iniziare"

05.03.2021 ( Aggiornata il 05.03.2021 15:06 )

Per qualcuno i test del Qatar sono già iniziati, ma molti altri potranno dare fuoco alle polveri solo domani. E’ il caso di Danilo Petrucci, sempre più impaziente di iniziare la sua nuova vita come portacolori del team KTM Tech3, struttura satellite ma più vicina che mai alla casa madre.

“Sono ansioso e curioso di cominciare - apre Danilo - dato che abbiamo tutti i mezzi per fare bene. Mi serviva entrare a far parte di un ambiente familiare come quello di Tech3, avendo comunque una moto ufficiale. Questo team ha dimostrato tanto l’anno scorso, e replicare quei risultati sarebbe grandioso: non sono preoccupato, dato che non ci manca nulla rispetto al team interno”.

Danilo avrà tre compagni di marca molto insidiosi, tra i quali però è ancora molto difficile scegliere un riferimento da seguire.

“E’ difficile sceglierne uno, dato che tutti e tre conoscono la moto meglio di me e sono veloci. L’anno scorso due di loro hanno vinto, e Lecuona ha mostrato buone doti da debuttante: sono un trio di piloti, con i quali sarà dura combattere, ma sono qui per questo”.

Petrucci: “Posizione in sella primo obiettivo”


Passando nello specifico ai test alle porte, Petrucci traccia una prima strada da seguire, per sfruttare nel migliore dei modi le cinque giornate a disposizione in quel di Doha.

“Per prima cosa devo trovare una buona posizione in sella. Abbiamo già fatto dei test in galleria del vento, ma quando guidi capisci sempre nuove cose. Spero che il vento diminuisca domani, dato che oggi è davvero fastidioso e le cose da fare certamente non mancano. Nell’arco delle cinque giornate spero di trovare un buon assetto di base, sfruttando al massimo gli orari più utili per girare”.

Avere così tanti giorni sulla stessa pista, che sarà anche il palcoscenico delle prime due gare dell’anno, è certamente un qualcosa di particolare. Occorre lavorare sui dettagli per emergere, cosa ben chiara a Petrucci.

“Può fare la differenza lavorare sulla gomma per la gara, in modo da essere rapidi negli ultimi cinque giri, dato che saremo tutti molto vicini e spesso in Qatar vi sono gare di gruppo. Servirà poi essere in grado di fare un buon giro di qualifica: nei primi due giorni di test cercherò di adattarmi, per poi lavorare sugli aspetti più importanti nelle successive tre giornate”.

“Mi sono goduto le 24 ore di isolamento”


In attesa di scoprire la sua KTM Danilo può sorridere pensando alla sua condizione fisica, che ora pare finalmente essere tornata quella ottimale.

“Fisicamente ho faticato l’anno scorso, pagando a fine stagione la caduta di Jerez. Ho avuto diversi problemi al collo, che si trasmettevano al braccio destro, così dopo il rally in Sardegna ho deciso di fermarmi: ho fatto tanti esercizi a dicembre e gennaio, per poi seguire una scheda di allenamento molto impegnativa. Mi hanno aiutato tanto anche al performance center di KTM, e posso ritenermi soddisfatto di come arrivo a questi test”.

Un percorso duro appunto, che ha fatto apprezzare a Petrucci un qualcosa di (sulla carta) noioso come l’isolamento in hotel.  “Le 24 ore di isolamento di ieri me le sono godute. Era da dicembre che non passavo una giornata senza allenamento, quindi non mi sarebbe dispiaciuto - conclude - allungare l’isolamento di un giorno (sorride ndr)”.

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