MotoGP, Mir: “Non so se avrei battuto Marquez, ma avrei lottato con lui”

MotoGP, Mir: “Non so se avrei battuto Marquez, ma avrei lottato con lui”© GpAgency

Il pilota della Suzuki vede il titolo già nel prossimo weekend di Valencia ed ammette: "Ho profonda ammirazione per Marc, è lui che ha dominato la categoria negli ultimi anni"

11.11.2020 15:47

Alla vigilia del weekend che potrebbe regalargli il titolo di campione del mondo della MotoGP, Joan Mir ha rilasciato un'intervista alla radio spagnola Cadena Ser in cui ha raccontato il momento che sta vivendo.

Mir ammette che aver colto il primo successo nella classe regina gli ha tolto un bel po' di pressione: "Si potrebbe pensare che portare a casa il titolo senza vincere gare non sia la stessa cosa: non la penso così, ma è vero che vincendo mi sono tolto una spina dal fianco e in questo momento mi sento un vero candidato al successo finale".

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"Ho una profonda ammirazione per Marc"


I più critici ritengono che un titolo mondiale conquistato senza Marc Marquez in pista, costretto ai box dal grave infortunio al braccio destro, non possa avere la stesso valore. Come sarebbe andata con Marc in pista? "Non lo so e non lo sapremo mai", sottolinea Mir. "Ho una profonda ammirazione per Marquez perché è lui che ha dominato la categoria negli ultimi anni. Non lo so se lo avremmo battuto, penso che avremmo combattuto contro di lui di sicuro". Dichiarazione condivisibile, vista la crescita esponenziale vissuta dalla Suzuki in questa stagione, ormai vicina a riprendersi un successo che manca dal lontano 2000, quando a vincere fu Kenny Roberts Jr.

Assente Marc Marquez, Mir sa di avere altri validissimi rivali contro cui misurarsi: “Beh, penso che il mio compagno di squadra (Alex Rins, ndr) abbia abbastanza talento. Lo stesso può dirsi di Quartararo, sicuramente più del primo che ho nominato, ma non è l'unico talento in questa categoria. Ci sono molti altri fattori. Se hai del talento vai forte, ma nelle gare non conta solo quello".

"Stagione oltre le aspettative"


A prescindere da quello che sarà l'esito finale, in questo 2020 la Casa di Hamamatsu è andata ben oltre le aspettative: "Mi aspettavo di lottare per il podio e le vittorie alla fine della stagione, ma non per il titolo nel mio secondo anno", ammette lo spagnolo. "Il nostro è un progetto a lungo termine e non ci aspettavamo di lottare per il Mondiale adesso, al secondo anno”.

Ricordiamo che Joan Mir potrà laurearsi campione del mondo domenica prossima a Valencia se dovesse riuscire a mantenere almeno 26 punti di vantaggio - contro gli attuali 37 - sui diretti inseguitori Alex Rins e Fabio Quartararo.

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