Il pilota Aprilia ha espresso il suo dolore attraverso i social, dopo la sentenza che lo vedrà lontano dai circuiti per 4 anni
Il giorno della sentenza per Andrea Iannone è arrivato. Un giorno tanto atteso che ha riservato al pilota Aprilia una decisione durissima: ovvero la sospensione per 4 anni. Una decisione che potrebbe mettere fine alla carriera di Andrea ma che, attraverso un post pubblicato sui social si dice convinto a non mollare.
“Oggi ho subito la più grande ingiustizia che potessi ricevere. - si legge in un post pubblicato su Instagram - Mi hanno strappato il cuore separandomi dal mio grande amore. Le motivazioni sono prive di senso logico e con dati di fatto sbagliati. Per questo ci saranno luoghi e tempi opportuni, perchè di certo non mi arrendo”.
Il calvario di Andrea è iniziato il 3 novembre del 2019 quando risultò positivo ad una sostanza dopante. Da lì la sospensione, prima a 18 mesi e adesso a 4 anni.
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“Sapevo di affrontare i poteri forti - scrive ancora Iannone -, ma speravo. Speravo nell'onestà intellettuale e nell'affermazione della giustizia. In questo momento soffro come di più non potrei. Ma chi ha cercato di distruggere la mia vita, presto capirà quanta forza ho dentro al cuore. La forza dell'innocenza e soprattutto la coscienza pulita. Una sentenza può modificare gli eventi ma non l'uomo”.
Quello di oggi è quindi un pilota distrutto che nel 2021 non potrà tornare in sella alla moto del team Aprilia.
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