“Avevo problemi sul rettilineo e facevo fatica a stare a contatto con gli avversari” spiega il ternano di Ducati dopo la decima posizione ottenuta in gara
Danilo Petrucci, partito dalla 19^ casella in griglia e finito decimo al traguardo davanti ad Andrea Dovizioso, ha analizzato la sua gara partendo anche dal lavoro fatto durante le qualifiche e spiegando i problemi avuti nella battaglia con chi gli stava davanti.
Danilo Petrucci si presenta all’incontro con i giornalisti nel post gara del secondo appuntamento di Teruel, chiuso al decimo posto. “Non ci sono stati grandi cambiamenti di set up - spiega Danilo - la moto era simile a quella di settimana scorsa. Dopo le qualifiche era nei piani provare la stessa moto della scorsa settimana. Abbiamo mantenuto l’evoluzione della moto e più o meno è andata bene. L’unica cosa è che ho avuto problemi sul rettilineo e non riuscivo a passare gli avversari. Fortunatamente avevo una bella confidenza in frenata e questo mi ha permesso di passare gli avversari ma all’inizio ho faticato con Bradl e stargli nella scia avendo problemi con le marce alte.”
Il ternano ha poi aggiunto: “Sono soddisfatto del passo che abbiamo avuto, certo partire davanti alla Safety Car non è stata la cosa migliore. Quando poi ero da solo, il mio passo non era male. Mi mancavano quei 2 decimi rispetto alle altre moto ma non mi posso lamentare”.
Danilo commenta il sorpasso sul team mate Andrea Dovizioso e la battaglia con Bradl e Crutchlow. “Ho cercato di fare attenzione e non fare block pass come ho fatto invece con Bradl e Crutchlow. Ero più veloce in frenata ed ingresso curva ma nei due rettilinei e tra curva 11 e 12 ho perso tanto tempo con loro. Senza la partenza dal fondo avremmo potuto lottare per qualcosa di più.”
Riguardo alle due prossime gare di Valencia: “La confidenza che ho in frenata mi dà tanta speranza per le prossime gare. Sono veramente fiducioso per Valencia perché il setting è più o meno quello di Barcellona, si frena tanto e non ci sono tanti rettilinei come a Le Mans.”
Il ternano dice la sua sulla lotta mondiale quando mancano tre gare alla fine: “Mir sta portando a casa il meglio, anche se non è brillante in qualifica. Fabio non è stato veloce come a Barcellona. Secondo me Morbidelli potrebbe essere un problema sia per entrambi, però gli equlibri cambiano di gara in gara ed è sempre difficile prevedere cosa succederà prima di scendere in pista.”
L’ultima battuta di Petrucci è su Valencia e la sua previsione sulla fine del Mondiale: “Andiamo sempre più in là con la stagione" - spiega Danilo - "quattro gocce come quelle di Le Mans possono rimescolare tutto. A Valencia fa sempre molto freddo, c’è l’asfalto nuovo. Jack l’anno scorso aveva fatto podio ma alla fine non conta nulla, anche qui l’anno scorso siamo saliti sul podio. Cambiano i valori rispetto agli altri anni, Mir come consistenza in gara c’è sempre, manca un po’ nelle qualifiche. Forse Fabio è un po’ mancato ma qui non ha mai avuto un buon feeling. Penso che il Mondiale si deciderà a Portimao.”
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