Joan scatterà dalla quattordicesima casella, ma al momento non intravede possibilità di effettuare la consueta perentoria rimonta: "Non ho feeling nella guida e non sento bene la gomma anteriore"
È vero che Joan Mir sia l’uomo delle rimonte 2020, però il quattordicesimo tempo siglato nelle qualifiche francesi colloca il maiorchino del team Ecstar Suzuki davvero indietro nella griglia di domani. A dimostrazione che qualcosa vada male per il box celeste, il sedicesimo crono di Alex Rins ed un weekend tutto in salita, un abisso dai rivali.
Per il numero 36 sarà - in primis - necessario ritrovare il feeling in sella alla sua GSX-RR. Cosa non facile, perché ad inficiare il tutto ci si mette pure il tipico meteo autunnale della zona di Le Mans: “Devo dire che le mie sensazioni non siano le migliori di sempre - ammette - anzi. In sella non mi sento bene, sono arrabbiato, sento poco e male l’anteriore. Venire qui ad ottobre inoltrato significa incontrare temperature al limite del consentito con le gomme a nostre disposizione”.
Mir descrive quanta fatica debba fare per provare ad essere veloce ed efficace: “Soffro nel primo settore, perdendo addirittura mezzo secondo di tempo - spiega - poi recupero negli altri tratti, ma non è abbastanza. Sembra proprio che io non riesca a far scaldare le gomme sul lato sinistro, fatico parecchio in Curva Due. É difficile. Sto lottando parecchio ed è difficile essere competitivi qui a Le Mans”.
Ci sarà una soluzione? Per la gara di domani non sono previste temperature da isole tropicali, tutt’altro. Bene che vada, la situazione rimarrà la medesima. Joan proverà a trovare modifiche accettabili per compiere l’ennesima rimonta: “Stasera controlleremo i dati, per poi cercare valide soluzioni da adottare domani - la sua strategia e quella della squadra - lo so, sarà dura recuperare così tante posizioni, ma la priorità è trovare il giusto feeling nella guida. Devo ottenere la miglior posizione possibile alla bandiera a scacchi”.
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