MotoGP Barcellona: Brembo la vede così

MotoGP Barcellona: Brembo la vede così

La staccata più dura per la MotoGP è alla prima curva: le moto passano da oltre 330 a 100 km/h in poco meno di 5 secondi

FLG

23.09.2020 ( Aggiornata il 23.09.2020 13:32 )

Senza pausa dopo la doppietta di Misano il mondiale si sposta in Spagna, per la precisione in Catalogna dove questo weekend dal venerdì 25 a domenica 27 sarà disputato l'ottavo appuntamento stagionale, visibile in TV su Sky e sul digitale terrestre.

Il circuito


La prima pietra del circuito è stata posata nel febbraio 1989 ed è stato inaugurato il 10 settembre 1991 con una gara d’auto del Campionato Spagnolo Turismo. La classe 500 vi è approdata nel 1992 e per 4 edizioni vi ha corso il GP d’Europa, per poi adottare in seguito la denominazione attuale di GP di Catalogna.

Lungo 4.727 metri, presenta 7 curve a sinistra e 9 a destra e vanta un rettilineo principale di 1.047 metri di lunghezza. A partire dal 2017 dopo la modifica apportata alle curve 14 e 15, le MotoGP utilizzano lo stesso layout della Formula 1.

Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100% dei piloti del mondiale MotoGP, il Circuit de Barcelona-Catalunya rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, il più alto a pari merito con il Red Bull Ring. 

Rispetto alla tradizionale collocazione a metà giugno, le temperature dell’asfalto e dell’aria dovrebbero essere più basse, facilitando il raffreddamento dei freni. L’impianto frenante è soggetto ad un enorme stress alla prima curva, complice il rettilineo di 1.047 metri che la precede. Quasi tutte le altre staccate sono invece decise e ravvicinate. ?

I cerchi in magnesio


Sette degli 11 team della MotoGP utilizzano i cerchi in magnesio forgiato Marchesini, azienda che dal marzo 2000 fa parte del gruppo Brembo: per l’anteriore sono disponibili le varianti a 5 razze a Y e a 7 razze, per il posteriore a 7 razze. Tutte discendono da multiforging 3D a stampo chiuso e trattamento termico. 

Massima rigidezza e minima inerzia sono le loro caratteristiche principali. Il risparmio di peso assicurato dalle ruote Marchesini, che insieme ai pneumatici costituiscono le masse non sospese in rotazione più importanti, migliora l’accelerazione della moto, la sua maneggevolezza nei cambi di direzione e la risposta in frenata.

L’impegno dei freni


In ogni giro del Circuit de Barcelona-Catalunya i piloti usano i freni 6 volte nelle curve a destra e 3 in quelle a sinistra per un totale di 29 secondi, equivalenti al 30% della durata della gara. Le monoposto di Formula 1 invece utilizzano i freni per meno di 15 secondi al giro, pari al 16 per cento del tempo della loro gara. 

Ogni giro i piloti della MotoGP esercitano un carico sulla leva del freno di oltre 34 kg. Dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera gli 8,2 quintali, il più basso delle 4 piste spagnole del Mondiale. In F.1 invece il carico sul pedale che ogni pilota deve esercitare in un giro a Barcellona sfiora gli 8 quintali mentre per l’intero GP raggiunge le 62 tonnellate.

La frenata più impegnativa


Delle 9 frenate del Circuit de Barcelona-Catalunya 3 sono classificate come impegnative per i freni, 4 sono di media difficoltà e le restanti 2 poco scarsamente impegnative. 

La staccata più dura per la MotoGP è alla prima curva: le moto passano da oltre 330 km/h a 100 km/h in poco meno di 5 secondi (4,9 per la precisione). Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 5,4 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,5Gg mentre la pressione del liquido freno raggiunge gli 11,6 bar.

Biaggi su Fenati: “Tutti abbiamo bisogno di una seconda possibilità”

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi