MotoGP: Honda in burrasca, tra liti e nessuno che riesce a guidare la RC213V

MotoGP: Honda in burrasca, tra liti e nessuno che riesce a guidare la RC213V

Marc Marquez non rientrerà a breve e tra Crutchlow e Nakagami volano scintille. Alex? Indietro come da previsioni

01.09.2020 12:24

Come è quel detto che dice: “Quando il gatto non c'è, i topi ballano!”? In Casa Honda, l'assenza di “gatto” Marc non ha portato niente di tutto ciò, anzi, le due “prime punte” rimaste, ovvero Cal Crutchlow e Takaaki Nakagami sembrano poco felici di ballare e in netta difficoltà. Senza poter contare su Alex Marquez che, come da previsioni, sta pagando il difficile approccio alla RC213V.

E se il team Alato, tra ufficiale e LCR, sembra diventato un tutt'uno da quando Marquez non c'è, all'interno di una delle Case più patinate del Motomondiale, i muri hanno iniziato a far crepe ovunque.

Nakagami il sostituto prescelto


Del resto, che la RC213V fosse una moto sviluppata su Marc Marquez (il cui futuro appare ancora incerto) era cosa ormai nota a tutti, ma che su tre piloti restanti, nessuno riuscisse ad ottenere buoni risultati, è un dato che dovrebbe preoccupare molto i giapponesi.

Dopo l'incidente dello spagnolo i tecnici Honda hanno riversato la loro saggezza su Takaaki Nakagami fornendogli tutti i dati di Marc.

La risposta del giapponese, è stata però un mero quarto posto come miglior risultato ottenuto, con l'aggiunta che tutta questa attenzione nei suoi confronti ha portato una grossa discrepanza all'interno del box LCR.

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La lite tra Crutchlow e Nakagami


Risultati non brillanti quelli di Nakagami ma che comunque sono migliori rispetto ai punti portati a casa da Crutchlow, solo sette da inizio stagione.

Detto questo, il britannico non ha comunque esitato a dire che Nakagami riesce ad andare più forte di lui perchè utilizza la Honda versione 2019 e che quella che invece guida lui, una 2020, presenta molte più problematiche.

“E' una grande cavolata!” - ha ribattuto Takaaki Nakagami a Motorsport-Total.com riferendosi alle accuse di Cal e aggiungendo che se avesse l'opportunità di guidare una Honda ufficiale riuscirebbe ad essere ancora più veloce di adesso.

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Una moto per pochi, anzi per uno


Insomma, Honda è una barca che sta facendo acqua da tutte le parti e senza “Capitan Marc” sembra quasi destinata ad affondare negli abissi di questo 2020.

Andrà meglio in futuro? Sicuramente il rientro dello spagnolo sarà una manna dal cielo, ma la RC213V continua ad essere una moto per pochi, anzi, dal 2013 a questa parte, per uno solo.

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