Lo spagnolo ha dato la notizia questa mattina per la presentazione della nuova M1
Novità importanti per lo spagnolo Maverick Vinales dopo il suo primo anno in sella alla Yamaha. Per lui, quando ancora il campionato 2018 deve iniziare, è già arrivata la conferma del rinnovo del contratto con la casa di Iwata per altri due anni.
L'INTERVISTA - “In Yamaha mi sento bene – ha commentato lo spagnolo con il numero 25 durante la presentazione della nuova M1 - sento la competitività e la voglia di vincere abbiamo trovato un accordo positivo e per questo voglio ringraziare Yamaha per aver avverato questo mio sogno.”
OBIETTIVO 2018 - Con tre vittorie, sette podi e un terzo posto in campionato, per Vinales il 2017 è stato sicuramente un anno positivo, e durante l'inverno ha avuto modo di allenarsi e migliorare i suoi punti deboli: “ho passato una bella pausa invernale il livello è stato buono e mi sono allenato con motivazione.”
Adesso però è arrivato il momento di risalire in sella e Vinales non vede l'ora di farlo, soprattutto perché ha alle spalle un team dove si sente a suo agio:” in Yamaha si condividono gli obiettivi e la passione, è come essere una famiglia che condivide le stesse sensasioni che provo io. Ho un ottimo feeling con la squadra e i dirigenti e sarà un piacere essere veloci e centrare l'obiettivo quest'anno.”
Perché, come ormai è chiaro, il titolo è la sola opzione a disposizione per il 2018 e con un tale obiettivo in testa, la pressione sarà sicuramente molta, o forse no: “la pressione è qualcosa di positivo – spiega - perché ti induce a cercare di essere pronto e vincere. Cercheremo di spingere al massimo, abbiamo già migliorato alcuni punti deboli, abbiamo lavorato tantissimo in inverno e vediamo se sarà servito. Quest'anno la pressione è simile a quella dell'anno scorso è sempre quella di cercare di vincere il mondiale.”
LA NUOVA M1 - Quale sarà l'approccio di Vinales sulla nuova M1? “Ci vogliono tanti giri e molti giorni per capirla, - conclude - vogliamo scegliere quello che è meglio per tutta la stagione soprattutto sotto la pioggia. È difficile capire dai primi giri cosa sarà la moto. Se potessi scegliere mi piacerebbe testare la moto a Phillip Island, è una pista che mi piace e sarebbe perfetta ma non possiamo, dobbiamo farlo in Thailandia perché è una pista nuova e sarà importante essere pronti anche lì.”
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