MotoGP Misano, qualifiche: i piloti hanno detto che…

MotoGP Misano, qualifiche: i piloti hanno detto che…

Il coraggio di Lorenzo, i dubbi di Rossi, la felicità di Vinales e i problemi di Marquez. Cosa aspettarsi dal GP San Marino…

10.09.2016 19:00

MISANO ADRIATICO - È da venerdì che al GP San Marino i piloti parlano di pneumatici, che sembrano essere le uniche variabili (meteo escluso) in grado di cambiare realmente le carte in tavola. Ascoltando i ragionamenti dei top driver appare chiaro come la messa punto delle moto passi in secondo piano rispetto alla scelta delle gomme, mai scontate, soprattutto in un weekend dove le importanti variazioni di temperatura tra i vari turni di prova hanno incrementato i punti interrogativi.

 

Alla fine, come ha spiegato Jorge Lorenzo, l’uomo dei record, l’unico pilota in grado di abbattere il muro dell’1’32” (Lorenzo ha fermato il cronometro a 1’31”868), probabilmente nessuno ha trovato la messa a punto perfetta, pertanto bisognava rischiare per ottenere la pole position.
“Ho rischiato molto. Per portare a termine il mio time attack ho usato l’acceleratore come non avevo mai fatto, in questo weekend. In diversi punti ho rischiato di cadere ma ne è valsa la pena, perché ho fatto una prestazione notevole!”.

 

Valentino Rossi è stato più guardingo, rischiando quanto basta. Di più non si poteva fare, anche perché, a causa di un problema tecnico, Valentino è stato costretto a cambiare la gomma posteriore, montandone un’altra di mescola differente (più dura).
“Un problema si è trasformato in un’opportunità. Sono stato costretto a montare una gomma posteriore con la mescola dura, che pensavo mi penalizzasse molto, invece mi sono accorto che questo pneumatico potrebbe addirittura essere un’opportunità. Mi è piaciuto, perché è molto stabile. In generale io mi trovo bene con i pneumatici a mescola dura, però non pensavo che qua si potessero usare, non al posteriore. La scelta più morbida resta la migliore, però ora so che se le condizioni meteo cambieranno potrò utilizzare un’alternativa valida. All’avantreno ho sempre utilizzato la mescola media, che resta la mia preferita. In alcuni turni di prova mi sono accorto che alcuni pneumatici, teoricamente identici, avevano rendimenti differenti. Parlerò di questo con Michelin; domani non bisognerà sbagliare...”.

 

Maverick Vinales è l’unico a non avere parlato troppo di pneumatici. Lo spagnolo è soddisfatto dei suoi progressi e sembra molto concentrato sulla gara.
“La prestazione di oggi conferma che abbiamo realmente fatto un importante step evolutivo, abbinato nuovamente ha un metodo di lavoro che ci ha permesso di restare al vertice. Sono molto contento di quello che stiamo facendo, perché finalmente riusciamo a esprimere il nostro potenziale”.

 

Marc Marquez, nonostante il quarto posto, non sembra preoccupato, anzi, è sicuro di avere il potenziale per lottare con le Yamaha di Lorenzo e Rossi.
“Sono stato veloce col primo treno di gomme, mentre col secondo, un po’ a causa del “traffico”, un po’ per colpa di un minore grip, non sono riuscito ad effettuare un buon time attack. Nonostante questo, credo di essere competitivo e penso che domani potrò lottare per il podio. Certo, dobbiamo risolvere alcuni problemi; il più fastidioso riguarda l’impennamento. Quando inizio a guidare davvero al limite e quando la gomma posteriore funziona bene, l’avantreno s’impenna troppo e l’elettronica riduce la potenza, così in accelerazione non sono veloce come vorrei. Questo è l’unico vero limite, perché, con la gomma anteriore a mescola dura la stabilità è buona e anche se dopo alcuni giri avverto degli ondeggiamenti, riesco a spingere”.

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